Regia di Castellano & Pipolo vedi scheda film
Commedia sgangherata alla Celentano, adattissima alle corde del Molleggiato, che denota una spiccata tensione all'umorismo più nero. Per quanto la storia sia stiracchiata ed il tono di tanto in tanto angosciantemente lugubre (anche se la morte viene costantemente vista come un 'cambio di status', piuttosto che come un punto di arrivo), Asso mostra un buon cast (su tutti Renato Salvatori e Pippo Santonastaso, qui in uno dei suoi ruoli più consistenti) ed una comicità leggera e pulita (sceneggiatura della stessa coppia in regia). Niente di eccezionale, ma neppure malaccio.
Asso, incallito giocatore di poker, si sposa; la notte stessa delle nozze, però, non riesce a trattenersi e fa una scappatella al tavolo da gioco. Viene però fatto uccidere da un rivale. Ma in paradiso gli viene concesso di apparire come fantasma alla vedova finchè lei non lo avrà degnamente rimpiazzato. Lui, per lei, sceglie un omuncolo ricco e pavido, ma lei non è affatto d'accordo.
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