Regia di Giuseppe Ferlito (II) vedi scheda film
Esistono ancora registi italiani capaci di emozionare!
Esistono ancora registi italiani capaci di emozionare!
Presto farà giorno ne è la prova!
Film a basso costo (lo si capisce immediatamente) affronta diversi temi come la solitudine interiore, il disagio giovanile/familiare, l'amore, la ricerca della felicità ma senza mai scadere in banali luoghi comuni.
Ferlito utilizza atmosfere noir arricchite da tocchi onirici riuscendo a dar vita ad un' opera romantica, sensibile ma soprattutto vera.
Racconta la vita di Mary e Loris, due ragazzi di estrazione sociale profondamente diversa, ma che condividono lo stesso disagio interiore e la stessa incapacità ad affrontare il mondo e le sue, a volte, contorte dinamiche. Mary è vittima di un malessere che nasce dal rapporto conflittuale con la madre (una sempre intensa Chiara Caselli), il secondo, Loris, un ragazzo senza una guida familiare alle spalle, punta tutta la sua esistenza alla ricerca del "successo" inteso nel peggiore dei sensi, ossia nella ossessionata ricerca di una vita migliore, dove per migliore si intende danarosa.
Due cuccioli spaventati che fanno la voce grossa per nascondere le lacrime che a fatica riescono a trattenere.
Ferlito dimostra di essere affascinato da diversi generi cinematografici, ma di avere la maturità per non diventarne vittima. Ha infatti la capacità di utilizzare varie tecniche registiche a seconda del momento narrativo da descrivere.
La frase: "fino a quando non saremo un leone o una leonessa", frase che, se il film avesse avuto una grossa distribuzione, sarebbe con molte probabilità diventata un vero tormentone tra giovani innamorati.
La chicca: la scena del pattinaggio (che ha per protagonista una fantastica Matilde Piana), scena dove è difficile trattenere le lacrime riconoscendo che il film è riuscito nel suo intento, ossia quello di emozionare. In questa scena c'è anche una finezza registica con la quale Ferlito riesce a raccontare l' amore che si può provare a qualsiasi età per un genitore.
La sorpresa: Ludovico Fremont che interpreta un ruolo scomodo e per diversi versi negativo. In un paese dove siamo abituati a vedere utilizzare gli attori per i soliti ruoli, trovare un regista capace di proporre ad uno dei protagonisti dei Cesarini un ruolo del genere è una notizia.
Unico vero neo del film, la ragazza che interpreta Mary, una certa Ami Codovini che tenta in tutti i modi (per fortuna non riuscendoci) di affossare il film.
Contenta di aver scoperto (quasi casualmente) questa chicca, posso solo dire che Presto farà giorno e mi auguro che nei giorni a seguire il cinema italiano dia ancora vita a film come questo.
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