Racconto della solitudine e del successo di Enrico Berlinguer durante gli anni da segretario del Pci, dal 1972 fino al momento della morte durante un comizio a Padova l'11 giugno 1984, attraverso gli occhi di un allora giovane Walter Veltroni. Agli inediti materiali di archivio, fanno da corollario le interviste ai protagonisti della politica (non solo italiana) come Napolitano e Gorbaciov e le immagini girate nei luoghi in Sardegna cari a Berlinguer.
Note
Documento, memoria, testimonianza, omaggio. Quando però tocca al “cinema” arrivano i guai. I giornali al vento nella piazza vuota, la musica ridondante che invoca la lacrima, i languidi lirismi. Il meglio sta nei filmati d’archivio, e questa è una constatazione ma anche un giudizio critico. Vedere l’ultimo comizio a Padova fa sempre male: la fine drammatica di Berlinguer, la drammatica fine del PCI. Dubitiamo che i giovani apolitici e senza memoria, intervistati a inizio film (furba retorica), correranno a vederlo. Se lo facessero, scoprirebbero che cosa nobile e appassionante può essere la politica, quando è fatta da un uomo (politico) vero.
Siamo lontani anni luce da Errol Morris e dai suoi incandescenti ritratti americani, e siamo distanti, molto, dall’emozione che invece suscita La voce di Berlinguer, nella sua tesa brevità, nelle sue parti musicali
"…Piazza San Giovanni, dove concludevamo le campagne elettorali stanchi ma felici". No Veltroni questo no: mancano le mani nere di fumo e bianche d'amore di quella canzonaccia dei New Trolls…
Idea filmica decisamente ben riuscita. Ottimo il montaggio delle interviste e veramente impressionante il finale. Grazie Walter, hai reso Enrico ancora più indimenticabile!
Walter Veltroni è stato un ottimo direttore de L’Unità, un buon ministro dei Beni Culturali con il primo governo Prodi, un pessimo segretario di partito e candidato premier, come sindaco di Roma non saprei. Nell’arco di tutti questi incarichi Veltroni è stato costantemente un cinefilo, un appassionato di cinema che ha avuto il privilegio di scrivere sul… leggi tutto
Guardando questo bel ricordo di Enrico Berlinguer, ho un unico rimpianto, ovvero quello di non aver vissuto quei giorni là, impegnato in Goldrake, Saltafoss e partite di pallone, mentre la più bella storia politica dell'Italia repubblicana si stava svolgendo e stava, in qualche modo, terminando. Walter Veltroni, che magari come politico è un semi fallito, ha, ancora una… leggi tutto
Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni, cineasta prestato alla politica (a quanto pare), segue di pochi mesi La voce di Berlinguer
di Mario Sesti e Theo Teardo, visto a Venezia70 nella sezione Fuori Concorso, dunque è inevitabile porsi qualche domanda sull’imperversare del ricordo e fare confronti.
Cinematografici, intendiamoci, entrare nel merito… leggi tutto
spiace che Walter Veltroni abbia voluto caricare di enfasi rendendo quasi epica una storia che è già ricca di passione di suo, secondo me c'era solo da mostrare il Berlinguer politico e il berlinguer uomo e si avrebbe ottenuto lo stesso grado di sentimentalismo.
oltre ai colpi artistici del buon "uolter" anche l'insistere così a lungo sul comizio finale che è…
Fin dalle prime immagini, che ritraggono la sconcertante ignoranza di molti (non tutti) i giovani d'oggi che non hanno alcuna idea su chi fosse Berlinguer ("la mafia", "il presidente della Corea", rispondono), il primo film da regista di Walter Veltroni punta interamente sull'effetto nostalgia. Quando c'era Berlinguer, sembra suggerire implicitamente, eravamo un partito forte. E forse anche…
Fra il 1972 e il 1984, anno della sua morte, Enrico Berlinguer fu a capo del Partito Comunista Italiano. Con lui la sinistra italiana visse il suo periodo di maggiori fermenti, tremori, entusiasmi; in questo documentario viene rievocato il politico, ma anche l'uomo, con le parole di chi l'ha conosciuto da vicino: colleghi di partito, giornalisti, la figlia Bianca. Walter Veltroni, segretario PD…
Guardando questo bel ricordo di Enrico Berlinguer, ho un unico rimpianto, ovvero quello di non aver vissuto quei giorni là, impegnato in Goldrake, Saltafoss e partite di pallone, mentre la più bella storia politica dell'Italia repubblicana si stava svolgendo e stava, in qualche modo, terminando. Walter Veltroni, che magari come politico è un semi fallito, ha, ancora una…
L’omaggio di uno che ha contribuito al declino di un partito che era Enrico Berlinguer e che dopo di lui ha cercato solo di cambiare identità per non averne alla fine nessuna. L’autocritica di morte del partito trent’anni dopo può rendere meno amaro il fatto che molti non sanno chi era il protagonista di questo documentario. Veltroni affronta subito il…
Il film dovrebbe raccontarci la vita del piu' grande leader del partito comunista ,del suo modo di affrontare la politica come una missione ,il suo tentativo di discostarsi dal ramo rivoluzionario russo e di dare un esempio di onesta' e serieta' fondamentali per quella attivita'. Il problema e' che racconta troppo!!
Nel senso che la voce narrante di Veltroni, ci mostra il…
Walter Veltroni è stato un ottimo direttore de L’Unità, un buon ministro dei Beni Culturali con il primo governo Prodi, un pessimo segretario di partito e candidato premier, come sindaco di Roma non saprei. Nell’arco di tutti questi incarichi Veltroni è stato costantemente un cinefilo, un appassionato di cinema che ha avuto il privilegio di scrivere sul…
Quando c’era Berlinguer di Walter Veltroni, cineasta prestato alla politica (a quanto pare), segue di pochi mesi La voce di Berlinguer
di Mario Sesti e Theo Teardo, visto a Venezia70 nella sezione Fuori Concorso, dunque è inevitabile porsi qualche domanda sull’imperversare del ricordo e fare confronti.
Cinematografici, intendiamoci, entrare nel merito…
E' difficile per me parlare di questo film senza fare apprezzamenti sull'uomo politico, sul PCI e sul contesto attuale della società e soprattutto della sinistra (quel poco che ne resta) che ha dato origine a questo film. La prima riflessione che ho fatto, uscendo dalla sala, è stata sulla crisi ideologica (ma chiamare banali e scontate riflessioni del genere è un…
La nostalgia, malattia senile del comunismo. Potremmo cavarcela così, con una botta di cinismo un po’ reazionaria, in fondo alla moda, sinistramente masochistica. Il fatto, in realtà, è che la nostalgia è la malattia esistenziale del comunismo italiano, anche di coloro nati dopo la caduta del muro. Insomma, di tutta quella gente che sente il bisogno di ascoltare come si stava bene quando…
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Commenti (7) vedi tutti
Interessante, bello, commovente!
commento di ndsAggiunge ben poco a quanto già detto e sappiamo, ma è tutto sommato interessante.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiBah
commento di sticazziSiamo lontani anni luce da Errol Morris e dai suoi incandescenti ritratti americani, e siamo distanti, molto, dall’emozione che invece suscita La voce di Berlinguer, nella sua tesa brevità, nelle sue parti musicali
leggi la recensione completa di yumeDocumentario Storicamente assai interessante con pezzi anche penso inediti ma Politicamente parlando da dimenticare in fretta.voto.5.
commento di chribio1"…Piazza San Giovanni, dove concludevamo le campagne elettorali stanchi ma felici". No Veltroni questo no: mancano le mani nere di fumo e bianche d'amore di quella canzonaccia dei New Trolls…
commento di ManzettiIdea filmica decisamente ben riuscita. Ottimo il montaggio delle interviste e veramente impressionante il finale. Grazie Walter, hai reso Enrico ancora più indimenticabile!
commento di f.bolchi