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Spogliamoci così senza pudor...

Regia di Sergio Martino vedi scheda film

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La recensione su Spogliamoci così senza pudor...

di antimes
5 stelle

Dopo 40 gradi all'ombra del lenzuolo (ottimo successo al botteghino) la premiata ditta Martino & co. si rifà sotto con quest'altra grande produzione, datata 1976, all'insegna della commedia sexy a episodi. Che in questo caso sono quattro e non cinque come nel precedente (i film sono talmente gemelli che all'estero escono col titolo di Sex with a smile I e II). Come attori vengono confermati Alberto Lionello, la Bouchet, Aldo Maccione ed Enrico Montesano, a cui si aggiungono un'Ursula Andress (sprecata, per conto mio), una Nadia Cassini forse al suo apice in quanto a bellezza (e al contempo a idiozia espressiva) e Johnny Dorelli nell'episodio finale.

 

La solfa è sempre la stessa: equivoci, tradimenti, inciampi, scosciate ecc. Ma niente di diverso da quello che ci si aspetta avvicinandosi ad una pellicola del genere. Ma a differenza del precedente, dove sicuramente gli episodi con Fenech-Milian, Cardinale-Lionello e Montesano-Bouchet sono efficaci e taglienti, questo film sembra non decollare mai. Regia scanzonata e uso dei caratteristi (tra cui un fantastico Sal Baccaro, in un ruolo addirittura parlato) sono sempre gli stessi, ma le idee scarseggiano (va notato che il film fu co-sceneggiato da Raimondo Vianello, il quale però al montaggio volle disconoscerne la paternità come infatti risulta dalle note tecniche del film). 

 

Il primo episodio con Maccione-Vitali è sopra la media. Il merito va ovviamente a Maccione, istrionico come sempre. Aggiungerei, a mò di nota dolce e malinconica, la presenza della magnifica Ria De Simone (in una scena hot a seno nudo) caratterista mancata molto prematuramente, purtroppo. Il secondo spezzone vede Montesano quasi unico protagonista in un'improbabile sostituzione di una calciatrice infortunata. Episodio troppo lungo, stancante. Bisognerebbe poi ricordare ai Martino's che Voghera è in Lombardia, dato che fa parlare tutti gli attori ivi presenti con marcatissimo accento piemontese (a meno che non si rifaccia all'Italia preunitaria, quando la Lomellina era Regno di Sardegna). Montesano è bravo ma alla lunga snerva. Grandi quantità di nudi integrali femminili. 

 

Il terzo episodio è forse il migliore. Abbiamo in rosa Alberto Lionello, produttore cinematografico (che strizza l'occhio proprio a Martino) maritato con una Bouchet sottotono ed infatti fedifrago con Nadia Cassini, in versione coloratissima e ai minimi storici in tema di vestiti addosso. Fronteggeranno una banda di ladri capitanati da un Ninetto Davoli sempre sciolto e sorridente. Che ovviamente, uscirà vincitore dalla tresca coniugale. L'ultimo episodio, Andress-Dorelli, è quello più brutto: la Andress concede due topless ma per il resto non è pervenuta. Dorelli è in balia della solita commedia degli equivoci, ma non si ride quasi mai. Anche la fine dell'episodio è brutale e sembra proprio che non sapessero come chiudere il film.

 

In definitiva Spogliamoci così senza pudor...non arriva alla sufficienza ma si fa guardare senza troppi problemi. E' chiaramente un prodotto per amanti del genere. Lo stile si rinforzerà poi negli '80 con Zucchero Miele e Peperoncino o Ricchi Ricchissimi...che avranno molto più successo (anche perchè, parliamoci chiaro, Pozzetto non è Johnny Dorelli). Voto 5. 

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