Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Quando, alla fine degli anni '60, Vianello si rese conto che il cinema italiano non aveva alcun interesse in lui come attore (eppure era un caratterista molto dotato, cui purtroppo non vennero mai offerte le parti giuste per il salto di qualità), la decisione successiva per lui fu quella di riciclarsi come sceneggiatore; spesso in coppia con Sandro Continenza, come in questo caso, propose una serie di commediole vagamente pruriginose, con un occhio alle scenette di costume e l'altro puntato dritto sul demenziale, sul farsesco più sgangherato. Qui l'operazione prodotta da Luciano Martino e diretta dal fratello Sergio mette in campo quattro episodi accomunati dai retroscena sexy; le storielle sono piuttosto banali, ma gli interpreti sono assortiti piuttosto bene. Fanno parte del cast, infatti, Aldo Maccione, Alvaro Vitali, Enrico Montesano, Barbara Bouchet, Ninetto Davoli, Johnny Dorelli, Ursula Andress, Gianrico Tedeschi, Nadia Cassini e Alberto Lionello: una buona selezione di volti, caratteri ed anche di curve. Ovviamente la qualità del lavoro non è esattamente eccelsa ed anche i legami fra i vari episodi sono piuttosto blandi: nel 1976 'spogliarsi senza pudor' era un eufemismo autoironico non da poco. Cento minuti di risatine, alcune di grana grossa, ma la maggior parte sottilissime. 3/10.
Quattro episodi. Un uomo paga un detective perchè gli sorvegli la moglie; la donna è fedelissima, ma non lo è quella del detective. Un calciatore squalificato torna sui campi come... calciatrice. Il marito infedele nasconde nell'armadio l'amante... ma è un uomo: tutto un equivoco. La morte di un notaio causa grossi problemi ad una coppia di amanti, che vedono crollarsi l'alibi.
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