Regia di Amy Berg vedi scheda film
Thriller psicologico di buona fattura.
Senza un ordine cronologico,il film racconta,alternando flashback alla narrazione, le vicende di Ronnie Fuller e Alice Manning, due bambine,che all’inizio della storia hanno solo otto anni.Ronnie è schiva e timida, proviene da una famiglia disagiata e violenta,mentre Alice che è pingue ed esuberante, vive in un contesto più sereno e affettuoso.Pur non essendo propriamente amiche,sono costrette dalle famiglie a trascorrere molto tempo insieme,sono soggetti difficili,emarginate socialmente, ripudiate dai coetanei e tristemente trascurate dai genitori. Dopo essere state entrambe allontanate da una festa di compleanno, a causa di un comportamento violentemente bizzarro di Ronnie,rientrando vedono sotto una veranda una neonata di colore, temporaneamente senza custodia, le due bambine la prelevano e se ne impossessano,come fosse una bambola e come tale la trattano e l'accudiscono.
Tra le due, Ronnie sembrerebbe la più responsabile,ma è anche la più debole e cosi i suoi tentativi di restituire la bimba ai legittimi genitori, naufragano sistematicamente. Alice la plagia completamente,manipolando sadicamente la situazione,finiranno con il propinare alla piccolina del cibo per cani, tenendola segregata e malata in una grotta, fino a farla morire.
Anche quando vengono scoperte,Alice con manifesta cattiveria, si accanisce ad accusare Ronnie,per tutelare la propria reputazione e soddisfare la sua crudeltà.Verranno entrambe condannate per il reato di sequestro e infanticidio.
Dopo alcuni anni,raggiunta la maggiore età, le due ragazze escono dal centro di detenzione minorile, provando a rifarsi una vita. Alice ama ciondolare per le vie della città, impicciandosi delle altrui esistenze, mentre Ronnie lavora in un supermercato. Neanche due settimane dopo che le due ragazze sono state rilasciate, una bambina di tre anni scompare misteriosamente in un negozio di mobili e cosi inevitabilmente, Alice e Ronnie diventeranno le sospettate numero uno.
Ciò che è più interessante nel film,al di la dell'intreccio giallo che pure è intrigante, è l'approfondimento psicologico delle due protagoniste:una vera psicopatica Alice, una obesa, che della sua opulenza abnorme, si fa scudo, condizionata da una madre intrusiva, anche se benevola e un padre assente.Incapace di qualsiasi integrazione sociale,rancorosa verso l’amica e la madre,nei confronti delle quali prova solo negativi sentimenti, di invidia, gelosia e rabbia.Ronnie al contrario è esile delicata, ispira fiducia e seppur pessimista e cupa, si sa relazionare con gli altri,ma ovviamente fatica ad emanciparsi da un gap sociale ed economico, decisamente asimettrico e sfavorevole e da un passato burrascoso.L'incrocio di queste due personalità cosi diverse è il nocciolo del film e la sua cifra artistica.
Adattamento cinematografico dall’omonimo romanzo di Laura Lippman,è un bel thriller psicologico
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