Regia di Alberto Rodriguez vedi scheda film
Gradevolissimo thriller di grande equilibrio complessivo girato in luoghi suggestivi e "complici" di una trama assolutamente coinvolgente.
“La Isla minima” è un bel film che, volendo sintetizzare a mezzo di alcuni aggettivi, mi sento di definire asciutto, essenziale nello svolgimento (nel senso di privo d’inutili divagazioni) e persistente nel coinvolgimento dello spettatore. E’ come se il tutto fosse riassumibile in una geometrica quadratura che, infine, appaga lo spettatore. Questo almeno è il mio parere. Ambientato in altrettanta geometrica e suggestiva scenografia naturale (anche se nelle riprese aeree d’introduzione potrebbe esserci lo zampino del computer), il film, in qualche modo, trae sicura linfa emotiva anche dai luoghi che sembrano celare talvolta qualcosa di sinistro. Quel paio di scene cruente, che potrebbero scuotere gli animi più sensibili vengono trattate dal regista con maestria e, pur conservando la loro drammaticità, non sconfinano mai nella rappresentazione gratuita della violenza o dell’orrido ostentato. Il thriller non è il mio genere ma, questo tipo di thriller è assolutamente gradevole. Storia credibile e protagonisti all’altezza conducono ad un giudizio positivo su questa pellicola onestissima e ben fatta.
La collocazione storica del narrato non è casuale e, dalle vicende sociali della Spagna post franchista, nascono le due personalità agli antipodi dei protagonisti. Le loro incompatibilità contribuiscono a creare ulteriore interesse nello spettatore, accanto ai metodi d’indagine a volte poco ortodossi che paiono rispecchiare anche lo smarrimento di ogni “rinascita” per il particolare momento storico spagnolo e la probabile assenza di regole etico-comportamentali nel passaggio alla democrazia dopo la dittatura. Su questo aspetto non mi soffermo oltre non essendo sufficientemente ferrato. Di certo il caos, qualche nostalgia e una polizia (locale) tutt’altro che indefessa sono ben percepibili. E’ probabile che il regista abbia voluto inserire nel film un celato messaggio storico-politico ma, per coglierlo, bisogna avere conoscenza e contestualizzare la sceneggiatura in quel particolare frangente. Io sto molto più in superficie e ribadisco che questo film è meritevole d’essere visto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta