Regia di George C. Wolfe vedi scheda film
Da un po di tempo che non vedevo un film con Hilary Swank, accanto a lei un altro personaggio interpretato dalla bella Emma Rossum, le uniche due cose buone del film.La pellicola dal trailer sembra essere la versione riuscita male del film francese “Quasi Amici” con un inevitabile condimento strappalacrime. Ciò che mi interessava era vedere se il film nonostante la storia annunciata potesse apportare qualcosa in più al genere, cosa altrettanto difficile come creare storie totalmente nuove al giorno d’oggi, ebbene non è così.
Come è intuibile dal trailer, si parla di una donna di 36 anni che di punto in bianco si ritrova in un mondo completamente diverso da come lo stava vivendo, affetta dalla SLA, Kate e la sua badante Bec avranno un rapporto molto particolare. Un concetto interessante di base, ma se avete già visto un film che tratti questi argomenti il suddetto potete eliminarlo dalla vostra lista. Come già detto le due protagoniste funzionano e offrono una buona prova professionale, soprattutto la Rossum è una sorpresa, ma la contestualizzazione e i personaggi di contorno sono veramente meno che sufficienti. Preciso nel colpire e mettere a segno quella lacrima ingenua tanto agognata dagli sceneggiatori furbetti, il film sembra falso perla maggior parte del tempo. Non si rimane mai veramente collegati a livello emotivo per via del rivestimento irreale e zuccheroso che circonda la sceneggiatura confezionata.Personaggi stampati industrialmente, il plot anche esso intessuto sornionamente che non rende giustizia alle prestazioni delle protagoniste, dialoghi e interconnessioni tra personaggi alcune volte ripetitivi destrutturando il ritmo soprattutto nella seconda parte di film. Un film fatto senza cuore per tirare fuori il cuore degli spettatori
Pro: le due protagoniste.
Contro: tutto il resto
P.S la scena del frullatore è emblematica per capire meglio la qualità totale del film
Voto: 4.5
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