Trama
Kate (Hilary Swank) è una trentenne affermata la cui vita perfetta viene improvvisamente stravolta quando le diagnosticano una devastante e incurabile malattia: la SLA. Kate e suo marito Evan (Josh Duhamel), nella ricerca di un assistente a tempo pieno per Kate, si imbattono in Bec (Emmy Rossum), una studentessa di college che ha risposto impulsivamente all'annuncio pur non avendo la minima esperienza. Nonostante Bec sia una persona confusionaria ed incapace di creare stabili relazioni sentimentali e professionali, Kate vede qualcosa di speciale in lei e la sceglie come suo “angelo custode”.
Approfondimento
QUALCOSA DI BUONO: L'AMICIZIA TRA DUE DONNE E LA SLA
Diretto da George C. Wolfe e sceneggiato da Shana Feste e Jordan Roberts, Qualcosa di buono racconta la storia della grande amicizia tra due donne diverse ma unite dalla malattia di una di esse. Kate è una pianista di musica classica di successo, sposata e dai modi garbati, a cui è stata diagnosticata la SLA. Bec, invece,è un'estroversa studentessa universitaria e aspirante cantante rock che riesce a malapena a destreggiarsi in una vita estremamente caotica e confusionaria sia sul piano delle relazioni romantiche sia in altri ambiti. Eppure, quando Bec decide di accettare la disperata proposta dii lavoro come assistente di Kate, proprio nel momento in cui il matrimonio di quest'ultima con Evan inizia a entrare in crisi, le due donne si affidano a ciò che diventerà un legame non convenzionale, a volte conflittuale e ferocemente onesto. Senza una meta chiara nella vita, Bec è decisa a diventare l'ombra di Kate accompagnandola e traducendo per lei le situazioni più sconcertanti e goffamente comiche. Ne deriva un forte cameratismo ridotto all'estremo essenziale, fatto di sostentamento quotidiano e confessioni a notte fonda. Quando poi la sensuale, meticolosa e ostinata, Kate comincerà a influire sulla confusa, spontanea e inafferrabile, Bec e viceversa, entrambe si ritroveranno faccia a faccia con i rispettivi rimpianti, esplorando nuovi territori ed espandendo la propria idea su chi in realtà vogliono essere.
Con la direzione della fotografia di Steven Fierberg, le scenografie di Aaron Osborne e i costumi di Marie-Sylvie Deveau, Qualcosa di buono si basa sull'omonimo romanzo di Michelle Wildgen. Pubblicato nel 2006, il romanzo si è rivelato una sorpresa per la critica. La storia di una giovane donna dalla vita ribelle e frenetica che, seguendo l'impulso del momento, decide di accettare il gravoso compito di assistere una nota musicista affetta da SLA poteva facilmente virare verso i prevedibili toni del melodramma. Al contrario, il romanzo è stato invece lodato per la sua capacità di divertire in modo semplice e rivelare argomenti che vanno dal sesso alle lezioni #di cucina fino alla commovente intimità di una amicizia nata da una combinazione di evidente necessità e progressiva fiducia. Come il testo della Wildgen, Qualcosa di buono ha la sua forza nella grande capacità di definire il ritratto di due donne, apparentemente così diverse tra loro, e della grande amicizia che le legherà per sempre. A dispetto di quanto si possa pensare, il trait d’union nel rapporto tra Kate e Bec non è la malattia ma l’umorismo e i momenti di spensieratezza che attraversano l’intera evoluzione della storia.
In Qualcosa di buono a interpretare Kate è il premio Oscar Hilary Swank mentre Bec ha il volto di Emmy Rossum ed Evan quello di Josh Duhamel.
AUTENTICITÀ DEL PROGETTO
Fin dall'inizio il regista George C. Wolfe ha voluto fare dell'autenticità la colonna portante di Qualcosa di buono incentrando ogni elemento della produzione sull'autenticità delle due donne al centro della storia, l'autenticità della vera amicizia e, soprattutto, l'autenticità delle esperienze vissute dai malati di SLA.
Per cercare di far conoscere questa realtà al cast e alla troupe, George C. Wolfe ha chiamato, come consulente, l'infermiera professionale Mary Beth Geise con un'esperienza pluridecennale nell'assistenza ai pazienti di SLA. Mary Beth Geise ha lavorato in stretta collaborazione con Hilary Swank e Loretta Devine per garantire la verosimiglianza, #condividendo le sue conoscenze sui movimenti, il linguaggio e i cambiamenti a cui vanno incontro nel tempo le persone affette da SLA. Ha anche collaborato con Emmy Rossum, Josh Duhamel e Ernie Hudson per fornire loro informazioni dettagliate sui pro e i contro del processo di cura e assistenza.
Inoltre, George C. Wolfe ha invitato alcuni membri della comunità SLA a partecipare il più possibile alle riprese, compreso l'utilizzo di alcune persone affette dalla malattia come comparse in una scena chiave del film.
Note
Ispirato a un romanzo di Michelle Wildgen, non è un remake statunitense e al femminile di Quasi amici, nonostante le apparenze: sprazzi di commedia sono relegati al primo atto e affidati all’inadeguatezza di Bec; poi il film si concentra sull’amicizia tra due personalità opposte e, naturalmente, sul dramma di una malattia terribile che non prevede speranza né lieto fine. Se Qualcosa di buono non naufraga del tutto nelle formule ricattatorie da film strappalacrime, è per le interpretazioni principali: Hillary Swank fa valere i due Oscar e dipinge un calvario rassegnato tutto di dettagli, Emmy Rossum ripropone una versione meno rabbiosa del suo personaggio nella serie Shameless, inseguendo con pudore il corpo di Kate, fino a diventarne una delicata estensione.
Trailer
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Commenti (2) vedi tutti
Ennesimo cancer-movie (anche se qui trattasi di SLA)....le emozioni sono dietro l'angolo.
leggi la recensione completa di ezioFilm Impegnato ed Impegnativo da seguire ... bravissima come sempre Hilary Swank che in Interpretazioni ardue e' al Top e a Suo agio,comunque Pellicola fatta bene ma di difficile assimilazione.voto.7.5.
commento di chribio1