Regia di Michael Petroni vedi scheda film
"horror" convenzionale.
Peter Bowe è uno psicoanalista che usa il metodo "junghiano", traumatizzato dalla perdita di una figlia adolescente e roso dal senso di colpa per la sua morte, di cui se ne addossa la responsabilità,soffre di incubi e visioni inquietanti. Tornato al lavoro, dopo un'assenza di un anno ,si ritrova con dei "singolari" pazienti "smistatigli da un vecchio collega, che in precedenza è stato il suo mentore.Questi "malati" fanno discorsi strani e dopo l'incontro con una misteriosa bambina,con sgomento e terrore, si accorge che sono i "fantasmi" di persone decedute a causa di un incidente ferroviario accaduto 30 anni prima.Mettendo a dura prova, la propria integrità mentale, Peter scandaglierà nel suo passato, per scoprire uno scabroso segreto, condiviso dai suoi pazienti e legato a lui e ad un vecchio compagno di giochi, nonchè al padre stesso.Sarà costretto a tornare nel suo paese natio, da cui è andato via da anni ,per venire a capo dell'enigma e vincere le sue ossessioni.Cocktail tra thriller, film psicologico e horror, è una "ghost story" che attinge a piene mani da precedenti lavori,per esempio "il sesto senso" la sensazione di "deja vu" che si prova durante la visione è più che legittima,indovinata però la scelta di Adrien Brody, nel ruolo del segnato e tormentato psichiatra, in balia dei suoi deliri.
Senza infamia e senza lode, ma soprattutto senza sorprese.
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