Cosimo e Damiano sono cognati ma il loro modo di confrontarsi con il mondo della giustizia è esattamente all'opposto. Mentre Cosimo vive di espedienti e di truffe religiose ai danni dei turisti, Damiano è un avvocato penalista. Per una serie di sfortunata coincidenza, Cosimo si ritrova ad essere l'unico indiziato di un caso, che costringe i due cognati a destreggiarsi tra i guai della propria vita privata e le vicissitudini giudiziarie.
Note
La trama poliziesca è totalmente inconsistente, le storpiature linguistiche e gli equivoci a doppio senso mettono solo a nudo un’imbarazzante povertà di idee. A confronto anche "Il commissario Lo Gatto" appare una vetta inarrivabile della commedia all’italiana. Soltanto il brano di Nino D’Angelo regala un brevissimo sussulto. Ma tentare una minima difesa, questo sì che sarebbe un reato. Non basta inserire un accumulo di sketch per funzionare davvero. La legge (forse) è uguale per tutti, ma il cinema no.
Film semplice, ma che comunque strappa qualche sorriso e qualche risata.
Trama a tratti un po’ troppo banale però ben supportata da un cast partenopeo alle prime esperienze.
Nel complesso una commedia dipinta di giallo che può divertire lo spettatore.
Da segnalare inoltre la presenza del maestro Riccardo Garrone, unico e magistrale.
V: 6
Due cognati, Damiano e Cosimo sono alle prese con problemi di “legge”. Il primo è un ambizioso quanto dilettante avvocato, che, grazie ad un cavillo legale, aveva dieci anni prima vinto la causa per la sua prima e ultima volta e scansato la galera ad un ragazzo affetto da disturbi psichici, accusato di avere ucciso i suoceri e che, paradossalmente si ritrova in casa, in… leggi tutto
Cosimo e Damiano sono cognati; il primo è un truffatorello che vive alla giornata di espedienti, il secondo è un avvocato penalista. I loro destini, manco a dirlo, si incrociano proprio a un processo.
L’accoppiata formata dai due Ciro (Villano e Ceruti) ci riprova o, meglio, ci ricasca: come già per il debutto dietro e davanti alla macchina da presa, tre anni prima…
Due cognati, Damiano e Cosimo sono alle prese con problemi di “legge”. Il primo è un ambizioso quanto dilettante avvocato, che, grazie ad un cavillo legale, aveva dieci anni prima vinto la causa per la sua prima e ultima volta e scansato la galera ad un ragazzo affetto da disturbi psichici, accusato di avere ucciso i suoceri e che, paradossalmente si ritrova in casa, in…
La legge (forse) è uguale per tutti, ma il cinema no. Non basta inserire un accumulo di sketch per funzionare davvero. Totò e Mastrocinque prima e Troisi poi dovrebbero aver mostrato come anche il semplice spunto di un gag verbale poteva diventare all’improvviso devastante, ma La legge è uguale per tutti… forse, è l’esempio di come queste lezioni siano evaporate nel nulla. Ciro Ceruti…
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Commenti (2) vedi tutti
Commedia comica a sfondo poliziesco.Trama esile, gag scontate,nel complesso mediocre. Tuttavia buone, le prove dei personaggi di contorno.
leggi la recensione completa di Furetto60Film semplice, ma che comunque strappa qualche sorriso e qualche risata. Trama a tratti un po’ troppo banale però ben supportata da un cast partenopeo alle prime esperienze. Nel complesso una commedia dipinta di giallo che può divertire lo spettatore. Da segnalare inoltre la presenza del maestro Riccardo Garrone, unico e magistrale. V: 6
commento di Luxvix5