Regia di Fariborz Kamkari vedi scheda film
Film italiano che parla dell'Islam: no, nulla di tutto questo. Non bastano i 2 elementi (italiano ed Islam) per dare dei contenuti. Ed il film non ne ha.
Una comunità (casualmente religiosa, ma nulla sarebbe cambiato se fosse stata sportiva, o culturale, o adolescenziale) cerca un luogo ove riunirsi per pregare (ma nulla sarebbe cambiato se fosse stato per giocare, parlare o ballare).
Ci aggiungi un tocco di femmina, un tocco di femminismo, una briciola di temi sociali, la simpatia di Battiston, le immagini sempre meravigliose di Venezia e voilà, il piatto è pronto. Ma è solo una confezione: lo assaggi e non sa di niente.
Ed infatti la sala del cinema ride quando una barca affonda perchè riempita troppo di sassi, o quando Battiston col suo dialetto accattivante esclama "va' in mona!" o "basame el culo"; altrimenti silenzio.
Personaggi poco credibili e di nessuno spessore; storia scontata e priva di significato: insomma, un pretesto per gags alla "oggi le comiche". Si salva per idea, significato e sceneggiatura solo la scena del tutto finale, quella mentre scorrono i titoli di coda: inaspettata, umoristica, divertente. Troppo poco per 92 minuti di film.
C'è da chiedersi come possa essere stato sovvenzionato dalla Regione Veneto in quanto "di interesse culturale". Davvero? come? perchè?
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