Saladino, un giovane e inesperto ventenne afgano, arriva a Venezia mandato dal suo Imam per aiutare la piccola comunità musulmana locale a superare il periodo di crisi che sta affrontando. A contatto per la prima volta con una realtà del tutto nuova e con la vicinanza del mare, Saladino trova in Bepi, un veneziano convertitosi all'islamismo per protesta, un vero e proprio mentore. Tra i vari casi che il giovane Saladino è chiamato ad affrontare il più complicato è quello della voluttuosa ribelle Zara, che dopo aver denunciato il marito violento gestisce un negozio di parrucchiere unisex e vive troppo all'occidentale.
Note
Il regista curdo Fariborz Kamkari, noto per I fiori di Kirkuk (2010), affronta con coraggio la commedia “all’italiana” scegliendo come location la città più rischiosa, data la sua turistica cinegenicità. Riesce a stare lontano dall’ovvio paesaggistico aggirandosi tra “fondamenta” vecchie e nuove e scoprendo, della Serenissima, una periferia anche dell’anima. Dove inciampa è invece sulla fluidità della narrazione, a tratti fuori registro, non sempre in grado di amalgamare il respiro comico e il grottesco.
Accettabile Commedia con leggeri fini "Religiosi" e con qualche passaggio anche carino.Da qui si e' fatta conoscere meglio anche da Noi l'Attrice Maud Buquet che personalmente non avevo mai sentito ma non passa inosservata.voto.6.
Luoghi di culto che cedono alle attrazioni o tentazioni della civiltà occidentale: d'altronde in Occidente ci troviamo, almeno quello relativo e non geografico, troppo soggettivo; quell'ovest che caratterizza cultura e civiltà dell'emisfero “occidentale”, appunto, innovativo e aperto da un lato, ma pure corrotto e in balia delle tentazioni, se visto con sguardo… leggi tutto
Rimasta senza un luogo in cui pregare, sostituito da un’hair stylist femminista, la comunità islamica di Venezia trova inatteso aiuto in un “indigeno” convertito e rinominato Mustafà, e soprattutto in un giovane e agguerrito imam giunto dall’estero. Una piccola armata Brancaleone tra calli e sestieri dichiara la sua guerra dei bottoni, mentre la macchina da… leggi tutto
Ho visto Pitza e Datteri in anteprima durante il festival "Cinema Italiano visto da Milano" e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo film di Fariborz Kamkari di cui avevo già ben apprezzato la sua sensibilità nel suo precedente film "I Fiori di Kirkuk."
Pitza e Datteri è riuscito, nonostante il tema molto difficile e rischioso, a farmi… leggi tutto
Film sull’interrelazione religiosa, sulla figura della donna nella concezione islamica, sugli italiani convertiti all’islamismo radicale. Un dramma? Una palla noiosa in cui ci si smascella dagli sbadigli? Macchè, tutt’altro. Considerato il taglio concepito dal regista curdo nato in Iran Fariborz Kamkari, questa doveva essere una commedia. Ma considerato che il…
Film italiano che parla dell'Islam: no, nulla di tutto questo. Non bastano i 2 elementi (italiano ed Islam) per dare dei contenuti. Ed il film non ne ha.
Una comunità (casualmente religiosa, ma nulla sarebbe cambiato se fosse stata sportiva, o culturale, o adolescenziale) cerca un luogo ove riunirsi per pregare (ma nulla sarebbe cambiato se fosse stato per giocare, parlare o…
Forse non è facile fare della satira sull'Islam, scherzare sul terrorismo, sulla condizione della donna. Però si può senz'altro fare meglio di dialoghi insulsi, situazioni totalmente macchiettistiche e inverosimili, e in generale sequenze troppo lunghe e/o cucite insieme con l'intento forse di tratteggiare caratteri e situazioni, ma senza capo né coda. Quando poi in…
Non merita nemmeno di essere chiamato film. Una trama inconsistente, che scontenterebbe un bambino di 5 anni che se la vedesse propinata in un cartone animato, attori diretti male, dialoghi patetici.
Battiston è bravo come sempre ma la cosa, inserita nell'imbarazzante mediocrità del resto, è del tutto inutile.
Luoghi di culto che cedono alle attrazioni o tentazioni della civiltà occidentale: d'altronde in Occidente ci troviamo, almeno quello relativo e non geografico, troppo soggettivo; quell'ovest che caratterizza cultura e civiltà dell'emisfero “occidentale”, appunto, innovativo e aperto da un lato, ma pure corrotto e in balia delle tentazioni, se visto con sguardo…
La concentrazione mediatica sul mondo del cinema vissuta nei giorni scorso grazie a Cannes e alla presenza, in sequenza, di tre titoli di autori italiani di rilievo si è esaurita e le nuove uscite non fanno…
Rimasta senza un luogo in cui pregare, sostituito da un’hair stylist femminista, la comunità islamica di Venezia trova inatteso aiuto in un “indigeno” convertito e rinominato Mustafà, e soprattutto in un giovane e agguerrito imam giunto dall’estero. Una piccola armata Brancaleone tra calli e sestieri dichiara la sua guerra dei bottoni, mentre la macchina da…
Arriva nelle sale il prossimo 28 maggio distribuito da Bolero Film Pitza e datteri, il nuovo film di Fariborz Kamkari, il regista curdo dell'acclamato e… segue
Ho visto Pitza e Datteri in anteprima durante il festival "Cinema Italiano visto da Milano" e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo film di Fariborz Kamkari di cui avevo già ben apprezzato la sua sensibilità nel suo precedente film "I Fiori di Kirkuk."
Pitza e Datteri è riuscito, nonostante il tema molto difficile e rischioso, a farmi…
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Commenti (2) vedi tutti
Bellissimi scorci di Venezia, tema interessante anche se la trama non appassiona.
commento di ferniAccettabile Commedia con leggeri fini "Religiosi" e con qualche passaggio anche carino.Da qui si e' fatta conoscere meglio anche da Noi l'Attrice Maud Buquet che personalmente non avevo mai sentito ma non passa inosservata.voto.6.
commento di chribio1