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The Fighters - Addestramento di vita

Regia di Thomas Cailley vedi scheda film

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La recensione su The Fighters - Addestramento di vita

di ilpanda
6 stelle

Il giovane Arnaud e il fratello si trovano a dover condurre l'azienda del padre scomparso, una falegnameria. Tuttavia il ragazzo decide, proprio quando il fratello e l'azienda hanno maggior bisogno di lui, di partecipare a un corso d'addestramento militare, convinto dai gazebi dell'esercito che arrivano nella sua città e dal fatto che intende parteciparvi anche una ragazza che ha conosciuto da poco proprio in questi stand e di cui si sta invaghendo... Si tratta di Madeline, che vive in una famiglia benestante, ma è tosta e si sta preparando con rigidità per il corso...Ma l'ambiente militare si rivela deludente per Madeline, che non riesce ad integrarsi con il gruppo di aspiranti soldati e sbaglia l'approccio con i suoi superiori. Così Arnaud e lei si staccano dal gruppo e si avventurano da soli...

 

Non saprei da che parte cominciare per dare la mia opinione su questo film...Forse è il caso di partire dall'inizio: "Folgorante opera prima" (Gandolfi, Mymovies), "Spassosa variante originale della classica love story" (Ciak), "Sorprendente opera prima francese, romanzo di formazione sentimentale che in un contesto che lentamente si disgrega" (Mauro Gervasini, Film Tv) "La storia d'amore più originale vista da un bel po' " (M.Mancuso, il Foglio), "Commedia romantica sorprendenete e irrisistibilmente sorprendente" (Filmup)... E potrei continuare. Se considerate la mia innata propensione al cinema d'Oltralpe, i riconoscimenti ottenuti a Cannes ecc.ecc. capirete perché ho fatto ben 100 km (andata e ritorno) per trovare una sala (bella e spaziosa, però, devo ammettere) che avesse in cartellone questo film (rinunciando persino a "Figlio di nessuno", che avrei trovato anche più vicino...)

 

Purtroppo non mi è piaciuto. O forse più probabilmente non l'ho capito.... A tal proposito, se qualcuno ne ha compreso il significato lo invito caldamente a illuminarmi. Non ho capito cosa ci volesse raccontare il regista: una crisi economica e ambientale che spinge i giovani a non aver certezze, disorientarli e spingerli verso scelte estreme come quella dell'esercito e della difesa? La protagonista Madeline è ossessionata da fenomeni globali, dal riscaldamento del pianeta alla sovrappopolazione che condurranno entro breve il mondo "alla fine": la nuvola nera che compare improvvisamente quando i ragazzi si isolano dal gruppo di aspiranti soldati rappresenta la fine che arriva? Domande a cui non mi dò una risposta chiara, ho visto un racconto che parte bene ma prosegue e finisce in modo confuso, mescola elementi vari senza criteri almeno apparentemente logici, non c'è affatto l'ironia che viene decantata e meno che meno direi si possa parlare di romaticismo, e meno ancora di racconto di formazione.

 

Resta francamente un po' il rammarico che con tutti i film che hanno ottenuto una vetrina nei festival internazionali ma ancora inediti in Italia siano andati a distribuire (sia pur in poche copie) proprio questo qui, mentre presunti capolavori come "The Tribe" (sempre Cannes) o "Le dernier coup de marteau" (Venezia) e mille altri siano ancora nel limbo perenne di "in attesa di distribuzione"... Vabbè, scusate quest'ultimo sfogo, è una cosa pensata che forse non dovevo neppure scrivere: ripeto, molto probabilmente sono io che questo film non l'ho capito... (Voto: 6)

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