Tra gli amici e l'azienda di famiglia, l'estate di Arnaud si preannuncia tranquilla fino al momento in cui incontra Madeleine, tanto bella quanto fragile e appassionata di muscoli e profezie catastrofiche. Arnaud non si aspetta nulla da lei mentre Madeleine si sta preparando al peggio e alla fine del mondo. La loro sarà una storia d'amore e di sopravvivenza, fuori da ogni canone prestabilito.
Note
Sorprendente opera prima francese, romanzo di formazione sentimentale in un contesto che lentamente si disgrega, tra massimi sistemi e contingenze legate alla Francia di oggi. Lo sguardo dell’autore si concentra sulla fisicità contraddittoria di Arnaud e Madeleine (formidabili Adèle Haenel e Kévin Azaïs), questi “combattants” che sarebbe banale definire “senza causa”, perché investono emozioni e energia vitale nella sopravvivenza.
Thomas Cailley ha presentato con successo questa sua opera prima a Cannes (2014) nella Quinzaine des réalisateur e in seguito ha ottenuto il César per il miglior film d’esordio, così come Adèle Haenel (migliore attrice) e Kévin Azaïs (miglior attore esordiente), premi indicativi delle notevoli qualità del film.
Una costruzione dignitosa intorno al nulla. Il regista sa muoversi ma circonda di buona fattura un fine che resta imprigionato dentro la maniera: risultato, il nulla.
L’umanità, oggi, somiglia ad una foresta al massimo del suo rigoglio, talmente fitta da non lasciare trapelare al suo interno nemmeno un flebile raggio di sole, e, non potendosi ulteriormente espandersi perché satura, andrà spontaneamente incontro ad una graduale autodistruzione, così da rimpicciolirsi e creare nuovo spazio. E ricominciare a crescere,… leggi tutto
CANNES 2014 - QUINZAINE
Opera prima del giovane francese Thomas Cailley, Les combattants è l'asso pigliatutto della Quinzaine di quest'anno. E passi l'anno scorso per lo spassoso e riuscitissimo "Les garcons et Guillaume à table" (da noi più scialbamente Tutto sua madre), ma assegnare tre riconoscimenti su quattro a questo filmetto fragile e acerbo mi pare un pò un… leggi tutto
Super premiato a Cannes 2014 e premio César per la migliore opera prima, per questo nuovo regista francese poco più che trentenne. Ora, sarà che io ho una mia personale idiosincrasia con la maggior parte delle pellicole d'oltralpe, ma pur sforzandomi, non riesco davvero a capire il perché di tutti questi premi, di tutti questi balzi sulla sedia. La storia di questi… leggi tutto
Checché se ne dica, vent’anni, nel nostro mondo, sono difficili da portare: di questo più volte si è occupata la cultura francese, da sempre attenta e sensibile ai tormenti dei giovani, oggi forse particolarmente acuti.
Questo film ne parla, raccontando la storia di Arnaud (Kévin Azaïs) e Madeleine (Adèle…
Ecco una classifica dei miei film preferiti usciti in Italia nell'anno solare 2015 e visti al cinema. Non è stata una grande annata. Pochi film imperidibili (almeno fra quelli distribuiti e rimasti in sala…
Da giorni la pioggia è una costante delle (almeno mie) giornate, è decisamente autunno e bisogna accettarla sperando ovviamente non dia luogo a disastri che purtroppo ci siamo abituati a vivere sempre…
Salutata con favore dalla critica, l’opera prima di Cailley brilla anzitutto per l’originalità del soggetto. Quella che, in fondo, è la semplice storia dell’attrazione di un ragazzo “normale” verso una ragazza “speciale” si incrocia con un discorso antropologico sul rapporto (conflittuale o collaborativo) dell’essere umano coi suoi…
Lui si chiama Arnaud (Azais) e divide con il fratello una piccola azienda di famiglia. Lei si chiama Madeleine (Haenel), è la rampolla annoiata di una famiglia ricchissima. È convinta che l'apocalisse arriverà presto e per questo è determinata a iscriversi a un corso di sopravvivenza istituito in Francia da alcuni militari. Lui la segue e i due si troveranno a vivere…
Super premiato a Cannes 2014 e premio César per la migliore opera prima, per questo nuovo regista francese poco più che trentenne. Ora, sarà che io ho una mia personale idiosincrasia con la maggior parte delle pellicole d'oltralpe, ma pur sforzandomi, non riesco davvero a capire il perché di tutti questi premi, di tutti questi balzi sulla sedia. La storia di questi…
Arnaud e Madeleine, un ragazzo e una ragazza, con vissuti diversi e carattere agli antipodi. Ad Arnaud è appena mancato il padre, aiuta il fratello a portare avanti l’attività di costruzione di fabbricati in legno, ma si sente un po’ spaesato rispetto alle sue potenzialità; anzi, a dirla tutta, non sa che fare di sé e del suo futuro, trascorre le giornate…
Piacevole, esile e ostinatamente leggero (sia in accezione positiva che negativa). THE FIGHTERS è soprattutto un incontro-scontro di caratteri che mette in luce i due giovani attori e trova qualche tono originale, ma perde per strada la possibilità di dare completezza ai ritratti e solidità ai temi.
Forse…
Per restare dalle parti dell'attualità più stringente, non si può fare a meno di notare la coincidenza tra la presentazione del programma del festival di Cannes e l'uscita nelle sale, a più di anno di distanza dalla sua presentazione alla croisette di "The Fighters - addestramento di vita" (Les Combattants), esordio alla regia di Thomas Cailley. In quell'occasione il…
Il giovane Arnaud e il fratello si trovano a dover condurre l'azienda del padre scomparso, una falegnameria. Tuttavia il ragazzo decide, proprio quando il fratello e l'azienda hanno maggior bisogno di lui, di partecipare a un corso d'addestramento militare, convinto dai gazebi dell'esercito che arrivano nella sua città e dal fatto che intende parteciparvi anche una ragazza che ha…
L’umanità, oggi, somiglia ad una foresta al massimo del suo rigoglio, talmente fitta da non lasciare trapelare al suo interno nemmeno un flebile raggio di sole, e, non potendosi ulteriormente espandersi perché satura, andrà spontaneamente incontro ad una graduale autodistruzione, così da rimpicciolirsi e creare nuovo spazio. E ricominciare a crescere,…
Ci crede la 01 e punta molto sull'uscita del nuovo film di Moretti: per una volta non è infatti un blockbuster nè una commedia a dominare la classifica del film più distribuito, ma un film…
FilmTv #14 è in edicola e in pdf nel nostro Negozio digitale.L'unico settimanale di cinema, televisione e musica. Tutti i palinsesti delle Tv in… segue
Arnaud ha rilevato con il fratello maggiore (interpretato dallo stesso regista, Thomas Cailley) l’attività di falegname del padre appena scomparso. Poi conosce Madeleine, una tosta che sogna di arruolarsi nell’esercito, nuota con zavorre capaci di demolire un cavallo e beve frullati di sardine. Per non perderla, Arnaud la segue al campus estivo dell’Armée de terre, mentre tutt’intorno…
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Commenti (2) vedi tutti
Thomas Cailley ha presentato con successo questa sua opera prima a Cannes (2014) nella Quinzaine des réalisateur e in seguito ha ottenuto il César per il miglior film d’esordio, così come Adèle Haenel (migliore attrice) e Kévin Azaïs (miglior attore esordiente), premi indicativi delle notevoli qualità del film.
leggi la recensione completa di laulillaUna costruzione dignitosa intorno al nulla. Il regista sa muoversi ma circonda di buona fattura un fine che resta imprigionato dentro la maniera: risultato, il nulla.
commento di fra_paga