Regia di Lisandro Alonso vedi scheda film
TFF 32 - FESTA MOBILE
Il panorama come interprete protagonista, senza nulla togliere ad un sempre più accorto e impegnato Viggo Mortensen, sempre più tendente a prendere le distanze dai block buster che lo hanno reso star. Un capitano danese si trova in viaggio in Patagonia, per una missione attorno alla fine dell'800 con la figlia quindicenne, l'unica cosa che gli è rimasta al mondo dopo che la bella moglie lo ha lasciato; Impegnato nell'esplorazione di quelle terre desolate e magnifiche, l'uomo però deve ripartire per andare alla ricerca della ragazza, dopo che questa, sola e solitaria, nonostante il padre gli avesse promesso di farle avere un cane per compagnia, si fa soggiogare dalla corte di un un giovane sottoposto del genitore, partendo con lui per una fuga d'amore.
Il gran regista argentino Lisandro Alonso suggella un incontro spazio temporale tra due epoche diverse, come unico trait d'union possibile di una ricerca altrimenti senza soluzione.
Lento, contemplativo, affascinante fino all'emozione, Jauja ci sorprende con la potenza di tableaux vivants che mozzano il fiato, e con un mistero la cui soluzione varca i confini della razionalità spazio-temporale.
Una staffetta temporale, rappresentata da un rozzo soldatino giocattolo, ma anche da un cane saggio e inquieto che conduce entrambi i familiari sul sentiero del ricongiungimento, suggella un incontro altrimenti impossibile.
Jauja affascina ne resta nel cuore con la solennità di un paesaggio che è molto più di una cornice potente e suggestiva, ed appare come uno dei film più affascinanti del TFF 2014.
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