Regia di Ruben Östlund vedi scheda film
Buon lavoro
Una valanga si abbatte sulla terrazza di un albergo alpino, non fa danni e vittime, ma causa un tragico strappo psicologico, nell'ambito di una famiglia in vacanza.Il padre di due piccoli bimbi all'approssimarsi della lavina, se la da a gembe levate per poi tornare come se niente fosse a fatto avvenuto.La fuga,di fronte al pericolo è un istinto molto animale ma anche molto umano,tuttavia anche la protezione della prole è innata in tutti gli esseri viventi.Nella fattispecie però prevale lo spirito di sopravvivenza.Ciò che colpisce è la naturalezza con cui all'inizio il codardo protagonista si pone, sembra che ignori di essere scappato lasciando la famiglia in balia degli eventi.ma a mano a mano,tutti prendono coscienza degli avvenimenti e cosi riaffiorano rancori non risolti, risentimenti e recriminazioni, insomma si rompe irreparabilmente qualcosa.La regia asciutta e algida è assolutamente appropriata,la recitazione sobria e composta si calza benissimo alle situazione.il film pone indiscutibili quesiti esistenziali e postula delle interessanti tesi, a volte possiamo capire chi abbiamo vicino soltanto quando si verificano fatti estremi,nella consuetudine quotidiana è molto facile fingere e camuffarsi.
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