Regia di James DeMonaco vedi scheda film
Spinto da qualche recensione positiva che ha creato un certo "hype" attorno a questo seguito di "The Purge", che eviterò amabilmente di vedere, sempre di James DeMonaco, mi sono sorbito questi cento minuti piuttosto inutili e sopravvalutati. Il problema è sempre quello di chi cerca di essere qualcun altro (Carpenter? Walter Hill?) senza possederne le qualità: DeMonaco, infatti, costruisce un film che dà il meglio di sè nella fotografia, bella la città notturna che rimanda, in qualche modo, alla New York de "I Guerrieri Della Notte", e in, poche, scene d'azione. DeMonaco non ha carisma, non ha forza, e sbaglia anche nella scelta degli attori, con un protagonista, tale Frank Grillo, che manca di tutto, si salverebbe giusto come attore di una serie TV di seconda fascia, e gli altri coprotagonisti non sono da meno, davvero irritanti. Per provare a rendere il suo cinema un po' più di spessore, utilizza il maledetto "effetto moviola", ma lo fa troppo e senza necessità particolari: un trucco da principiante. La storia, alla fine, è un accumulo di violenza più o meno gratutita, comunque aderente all'idea di base della "purificazione", con una critica piuttosto palese e grezza alla società americana, che per quanto futura, nel film, è valida anche per la situazione americana attuale. Ma mi pare tutto posticcio, poco sincero, così "anarchico" da debordare nel reazionario e nulla più. Insomma, un film mediocre, che non buca lo schermo in nessun modo, se non usando un fucile d'assalto.
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