Regia di James DeMonaco vedi scheda film
Partendo dal presupposto che il primo episodio mi aveva fatto pena e ancora non mi capacito dell'assurdo successo commerciale che ha avuto, devo ammettere che il secondo tiro ha aggiustato decisamente la mira. Il budget molto più consistente ha dato in suoi frutti allargando il campo d'azione dal banale, noiosissimo mono-ambiente casalingo a tutta la città messa a ferro e fuoco in maniera impressionante. Si è portati ha condividere il terrore dei protagonisti dispersi per le strade e incapaci di trovare un luogo sicuro né qualcuno di cui potersi fidare.
Ma non è solo una questione di budget. Anche a livello narrativo le vicende si succedono in modo molto variegato e vengono analizzati tanti aspetti e situazioni delle infinite potenzialità tematiche della Purga. I colpi di scena, le sequenze d’azione, le relazioni tra i caratteri, la politica, sono architettate alla perfezione e quando a qualcuno di loro tocca tirare le cuoia si prova un sincero dispiacere. A differenza di certi slasher survival horror in cui la curiosità che spinge il pubblico in sala è "vediamo come muoiono i personaggi", il regista è stato invece abile a tramutarla in "vediamo se sopravvivono".
A questo punto, dato il prolifico materiale a disposizione e le semplicità realizzative, c’è da augurarsi veramente una Purga all’anno.
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