Regia di Duke Johnson, Charlie Kaufman vedi scheda film
Per raccontare alcuni aspetti di un'esistenza, soprattutto quelli scomodi, serve un metodo che debba attirare l'attenzione, come può esserlo la stop-motion che Charlie Kaufman e Duke Johnson, utilizzano in questo racconto spaventosamente realistico. Esplorare la psicologia umana attraverso l'utilizzo di un metodo narrativo non consono che tenda a catturare l'attenzione dall'inizio alla fine. Il prodotto è di alta qualità. La messa in scena è scorrevole, i dialoghi sono ben strutturati e capaci di racchiudere l'essenza della trama riuscendo ad essere compresa da ogni spettatore che si accinge alla visione, pur contenendo elementi psicologici che, se non esplicati nel modo opportuno, potrebbero annoiare o peggio creare incomprensione in colui che guarda. Non fosse per alcune lacune che si alternano nel racconto privo di dialoghi, laddove le sequenze sembrano essere più lente e meno appetibili di quelle in cui prevale il dialogo, sarebbe da cinque stelle. Consigliato a chi predilige una pellicola più ricercata e non banale.
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