Regia di Duke Johnson, Charlie Kaufman vedi scheda film
Michael Stone, che nella v.o., da me vista, ha la voce dal chiaro timbro inglese di David Thewlis, è - come dicono le varie schede - un oratore motivazionale, ossia una persona che gira gli Stati Uniti per tenere conferenze su come interfacciarsi e comportarsi con la gente sul proprio posto di lavoro: nella fattispecie lo incontriamo in aereo, in viaggio verso Cincinnati, dove passerà una notte 'particolare', dove conoscerà l'impacciata Lisa (Jennifer Jason Leigh), che lui chiama 'Anomalisa', e poi terrà appunto una conferenza il mattino dopo, tornando poi a casa, alla vita di tutti i giorni.
Charlie Kaufman continua nel sentiero da lui già battutto - con 'Essere John Malkovich' e 'Il ladro di orchidee', entrambi diretti da Spike Jonze, i suoi script a dir poco 'tortuosi' erano riusciti ad avere una compiuta forma ed un senso cinematografici - fatto di storie in cui i protagonisti soffrono di problemi psicologici, sono alienati e faticano a relazionarsi con il prossimo, imprigionati in una società disumanizzata, dove ogni individuo è uguale ad un altro, ma stavolta, con l'aiuto del co-regista Duke Johnson, torna (a 8 anni di distanza da 'Synecdoche New York') anche dietro la macchina da presa, con uno spiazzante film d'animazione a passo uno con contenuti 'per adulti', molto ben accolto nel paese d'origine e lo scorso settembre premiato da noi a Venezia con il Gran Premio della Giuria.
'Anomalisa', pur trovandolo un'opera curiosa e con vari elementi d'interesse, è un film il cui uso della Stop Motion mi è parso (non so se volontariamente) goffo e causa prima della quasi totale mancanza di ritmo specialmente nel corso di tutta la prima parte, fino all'incontro tra Michael e Lisa, momento topico della pellicola, sorprendente per le soluzioni e i toni adottati, molto espliciti dal punto di vista sessuale, rari per un film animato, e un po' risaputo nei temi che affronta.
Accurati e approfonditi invece i due personaggi che sono il fulcro della vicenda, il nevrotico ed alienatissimo Michael e l'insicura e sensibile Lisa, volutamente anonimi tutti gli altri, sottolineati dall'utilizzo di un'unica voce, quella di Tom Noonan.
Se la suddetta scena di sesso 'frontale' è quella destinata ad essere la più famosa dell'intero film, la migliore dal punto di vista puramente filmico è l'incubo nel quale il protagonista pare intrappolato, colmo di nonsense bunueliani che, come nei film del cineasta spagnolo, si interrompono bruscamente al risveglio.
'Anomalisa' è un film singolare ma, al tempo stesso, forse il più sopravvalutato del 2015!
Voto: 6 (v.o.s.).
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