Regia di Ariel Kleiman vedi scheda film
In un luogo imprecisato e un tempo altrettanto imprecisato, Gregori (Cassel), un uomo sulla cinquantina, raduna ragazze madri con i loro figli. L'11enne Alexander, il primo a essere adottato in questa comunità rigorosamente patriarcale nella quale Gregori educa i giovani al sapere ma anche alla polvere da sparo, subisce con sempre maggiore diffidenza le imposizioni del suo mentore. Quando uno dei nuovi arrivati viene umiliato pubblicamente per avere manifestato il suo dissenso, per Alexander il dado sarà ormai tratto.
Strano film, questo dell'australiano Ariel Kleiman, a cavaliere tra il fantasy distopico e il dramma claustrofobico, una sorta di prova generale per un'opera per certi versi simile come il coevo Captain Fantastic. Qui però tutto sembra programmatico e posticcio, il finale ampiamente telefonato e la figura del padre-padrone carismatico - interpretata con la consueta vena di follia da Vincent Cassel - troppo schematica e non adeguatamente contrapposta a un nugolo di succubi verso il quale il registro algido del film non induce ad alcuna empatia.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta