In un futuro distopico non lontano dal nostro, i single vengono prelevati dalle loro case per essere trasportati in degli alberghi simili a delle carceri. Le regole sono chiare: trovare un compagno/a entro un periodo di tempo stabilito , pena la trasformazione in un animale.
Curioso film di fantascienza diretto dal greco Lanthimos il quale, grazie alle ottime performance di Colin Farrell e Rachel Weisz, riesce a costruire una vicenda surreale e grottesca che si poggia più sui personaggi che sull'aspetto visivo in sè.
Attraverso una fotografia freddissima e desaturata, la vicenda, infatti, si dipana attraverso l'analisi di questi strani individui , distaccati, apatici, e apparentemente privi di sensibilità, che agiscono e interloquiscono tra di loro in maniera assai meccanica e bizzarra. La regia, essenziale e scandita da lentissimi movimenti di macchina, ci catapulta in un mondo dove i sentimenti e il contatto fisico (spesso vietao) appaiono innaturali e vincolati da una società totalitaria e conformista costruita sulle disuguaglianze sociali (tutti quelli che si rifiutano di sottostare a queste pesanti regole vengono perseguitati e, nel caso di quelli che riescono a fuggire, cacciati come animali) e sul concetto sacro di famiglia, qui visto come un vero scotto da pagare per non rischiare di essere coinvolti in situazioni dalle quali é praticamente impossibile venirne fuori. Ma questa realtà, così terribile e lobotomizzata, non è poi così diversa dalla nostra; i rapporti sociali odierni, difatti, sono ormai sorretti esclusivamente sui cosiddetti interessi personali che con l'affetto e il calore umano non hanno nulla a che vedere: il nostro mondo si sta muovendo proprio in questa direzione, ed è proprio questo il messaggio dell'autore greco. " The lobster" é quindi uno spaccato del nostro presente, dove uomini, donne, e bambini sono parte integrante di un sistema sempre più arido di istinti umani. Uomo e animale: Non fa differenza. O forse sì?
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