Trama
In un futuro distopico, a causa delle leggi in vigore le persone single vengono arrestate, trasferite in un hotel e obbligate a trovare un compagno nell'arco di 45 giorni. Qualora ciò non accada, i single vengono trasformati in un animale di loro scelta ed abbandonati nelle foreste. In questo contesto, un uomo disperato sfugge dall'albergo e si rifugia nel bosco, dove vivono i Solitari, e si innamora, infrangendo ogni regola.
Approfondimento
THE LOBSTER: FANTASCIENZA ROMANTICA PER IL GRECO LANTHIMOS
Diretto da Yorgos Lanthimos e scritto dal regista con Efthimis Filippou, The Lobster è ambientato in un futuro prossimo, quando tutte le persone single vengono arrestate, sono trasferite in un luogo chiamato Hotel e hanno 45 giorni di tempo per trovare la loro anima gemella. Altrimenti, rischiano di essere trasformati in un animale di loro scelta. Per scappare a tale destino, un uomo fugge e si rifugia in un bosco, dove si unisce a un gruppo di resistenza, denominato "i Solitari".
Con la direzione della fotografia di Thimios Bakatakis, le scenografie di Jacqueline Abrahams e i costumi di Sarah Blenkinsop, The Lobster è il primo progetto in lingua inglese di Lanthimos, regista nato ad Atene che prima di esordire nel mondo dei lungometraggi cinematografici ha diretto numerosi balletti e collaborato con diversi coreografi greci. Direttore di cortometraggi, video musicali e spot pubblicitari, Lanthimos ha esordito al cinema con Kinetta, film ben accolto dalla critica e presentato ai festival di Toronto e Berlino. Kynodontas, il suo secondo lungometraggio, ha poi vinto il premio Un certain regard al Festival di Cannes 2009 e vari altri riconoscimenti in giro per il mondo, prima di essere candidato all'Oscar come miglior film straniero nel 2011. Alps, suo terzo film, invece, ha ottenuto l'Osella per la miglior sceneggiatura originale alla Mostra del Cinema di Venezia 2011 e il premio come miglior film al Festival del Film di Sidney nel 2012.
The Lobster, frutto di una coproduzione internazionale, è stato girato interamente in luoghi già esistenti, come l'hotel Parknasila Resort & Spa e la contea di Kerry, sulla costa sudoccidentale dell'Irlanda. Si tratta del primo film che Lanthimos gira fuori dal suo Paese natale con un cast e una troupe internazionali. Protagonista del film è l'attore Colin Farrell nei panni di David. Lo affiancano Rachel Weisz (è la donna miope), Jessica Bardem (la donna che sanguina dal naso), Olivia Colman (la direttrice dell'Hotel), Léa Seydoux (il capo dei Solitari) e John C. Reilly (l'uomo affetto da blesità).
Note
Yorgos Lanthimos vive e lavora in Inghilterra, continua a scrivere con il suo collaboratore di fiducia Efthimis Filippou, e riflette in un’altra lingua sull’atrofizzazione dei sentimenti, che porta presto all’eclissi della ragione e alla mostruosità, qui quasi medievale.
Trailer
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- Premio della giuria a Yorgos Lanthimos al Festival di Cannes 2015
Commenti (32) vedi tutti
Originale, ma già dall'inizio sembra di vedere un film di quart'ordine. Altro che basso costo... 3,5
commento di BradySicuramente è originale. Ma dopo metà film ho smesso di guardare, perchè il grottesco è eccessivo e si va nell'irrazionale. Va bene creare un film su un immaginario universo parallelo distopico, ma la psicologia dei personaggi e la distopia devono rientrare comunque nei limiti del buon senso. Altrimenti è solo caos è follia. Non mi ha convinto.
commento di Yusaku87Così strano e assurdo che non può non piacere. Ogni tanto ci vogliono film di questo tipo!
commento di moviemanFantascienza? Ma per favore. E' un film semplicemente assurdo, tutto sommato a tratti fa anche ridere. Per altri versi però piuttosto duro e crudo. Voto sei e mezzo
commento di green70Lanthimos si dimostra regista a suo modo sovversivo, anche se in "The lobster" si fa prendere troppo la mano e, ad un'efficace prima parte, ne fa seguire una seconda decisamente fin troppo confusa e disorganica
leggi la recensione completa di galavernaUn avventura surreale socio psicologica anticonvenzionale, che esamina le dinamiche dell'innamoramento in modo sintetico, cubista, come in un'opera teatrale futurista. Vivi sono i concetti degli istinti e ricorrente il rapporto tra uomo e animale dove la morte è il concetto che li accomuna. Dedicato ai single.. o forse no. Complesso, ma da vedere.
commento di SuperFioreUn ottimo soggetto da cui un regista più bravo di Lanthimos (un bluff in cui è incomprensibile che molti caschino) avrebbe tratto un film eccezionale.
commento di vurdalakOriginale, interessante, ottimo film di quel genere "strano", alienante e distopico, non certo un film per tutti, esclusivamente per palati fini. Colin Farrell con la pancia è inguardabile.
commento di Lupo65Il titolo del film potrebbe essere "Angoscia dello Spettatore". Una via di mezzo tra i film di Kubrick (la musica, hotel, abiti) e Lars Von Trier (sangue, asfissia, sporcizia umana e , appunto, angoscia). Quindi una macedonia di stili "indigesta" che poi ci vuole un fernet. Sopravvalutato , come tanti film del nuovo secolo. Voto 1
commento di ivcaviccStoria particolare,bene gli Interpreti ma non dice molto.voto.4.
commento di chribio1Premio speciale della giuria al Festival Di Cannes del 2015
leggi la recensione completa di laulillaQuesto film può piacere o non piacere, ma, comunque sia, ha il merito di cogliere in pieno lo spirito della fantascienza letteraria più autentica.
leggi la recensione completa di putrellaIl surreale che fa riflettere
leggi la recensione completa di denis00089scrittura che, per la crudeltà, ricorda Artaud, recitato però come fosse Brecht, per la voluta mancanza di espressione. non per tutti, certamente. ma di una lucidità abbacinante (e musicato splendidamente). un barlume di speranza può apparire solo nell'amore sincero e ribelle. ma forse è troppo tardi. oramai siamo già tutti "contaminati".
commento di giovenostaUn dei film piu noiosi del decennio
commento di iacopo73Il peggiore film che abbia mai visto. Scrittura insulsa, eclettismo stilistico, regia allo sbando che scopiazza da tutta la storia del cinema, spreco di grandi attori. Triste e desolante. Non ci facciamo mancare niente! Mi stupisce il fatto che il pubblico di Filmtv si sia bevuto questo compitino. Voto 1, solo perchè il regista è un furbacchione.
commento di SexilenceAffascinante e originale.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiPer quanto apprezzi l'originalità e l'intuizione del film, secondo me la trama non decolla mai e crea solo un'inutile angoscia. Notevole la scena dei solitari che entrano nell'hotel e mettono a nudo le difficoltà delle coppie.
commento di Arpo05Film senz'altro di grande effetto. Unica pecca, per il mio gusto personale, l'utilizzo di un linguaggio eccessivamente sboccato e di una volgarità spinta, senza i quali il messaggio sarebbe stato comunque chiaro, e il film ancor più esteticamente fruibile e gradevole.
leggi la recensione completa di giansnow89Se è una favola, è disperata. Se è realtà, lascia ancora un piccolo spazio ai sogni. The Lobster è un trattato di rara profondità sull'uomo, la donna, le sue scelte, le sue necessità. Sicuri che sia ambientato nel futuro?
leggi la recensione completa di MarioCDisturbante
leggi la recensione completa di Furetto60Originalissimo e gradevole, strampalato, però!
leggi la recensione completa di tobanisCosa ci può portare fuori dai binari già segnati e che non si vuole percorrere? Forse l’amore, sicuramente l’amore, quello vero, non di convenienza. Un amore così forte da potersi definire cieco. Ma cieco veramente.
leggi la recensione completa di michemarUn film dai forti contenuti dispopici, compromesso da una regia troppo pretenziosa e da recite non sempre all' altezza.
leggi la recensione completa di mariogriSurreale, assurdo, paradossale, sconclusionato......il tipico film da premiare ad un festival del cinema.
commento di ripley2001Ci sono film che danno “pugni nello stomaco”, questo colpisce il cervello e gli attributi. Ricco di simbolismi soffocanti, assurdo, folle, surreale, allucinante, si desidera solo che finisca per liberarsi dal fardello della sua pesantezza e molte incongruenze, ma l’autore con sadismo fornisce un’altra mazzata nel finale. Da manuale di psichiatria.
commento di MaciknightIn una società in cui i single vengono arrestati e costretti a cercare un compagno, pena la trasformazione in animali; il protagonista trova la sua completezza nel mondo dei "solitari", come a ribadire l'insegnamento per cui amare qualcuno preveda il saper amare prima di tutto se stessi. Una metafora della vita.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloIl trionfatore per la critica a Cannes 2015 è un film che non riesce a riportare sullo schermo i buoni intenti delle premesse, vale a dire una storia disperata in un contesto aberrante. Colpa di una piattezza generalizzata praticamente riscontrabile in ogni aspetto dell’operazione.
leggi la recensione completa di scandoniano***Paradossale apologo ambientato in una realtà immaginaria. Amara metafora sulle relazioni di coppia assoggettate ad assurde regole sociali e sulla manipolazione degli individui incapaci di sottrarsi alle convenzioni. Buona la 1a parte, un po’ macchinosa la 2a in cui i ribelli usano sistemi coercitivi non meno duri di quelli ufficiali. Spiazzante.
commento di Estoniami sono fidato della critica,ho visto un film assurdo banale nella sua struttura apparentemente moderna e originale.sono uscito prima che il film terminasse,ci vuole coraggio a finanziare na roba simile.bravi attori per un film inutile
leggi la recensione completa di stella1950Fantascemenza
commento di iroL'aragosta è un'idea individuale che emana da una follia collettiva. Imposta dall'alto. E sostituibile solo con la follia avversaria. Rivoluzionaria, ma non meno assurda e crudele.
leggi la recensione completa di OGM