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1981: Indagine a New York

Regia di J.C. Chandor vedi scheda film

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La recensione su 1981: Indagine a New York

di Baliverna
7 stelle

Un'impresa in ascesa di camionisti è diventata molto scomoda per i concorrenti del settore.

E' un film americano, ma subito appare un po' diverso dalla media, per tutto: estetica, fotografia, tematica, recitazione. Infatti, non credo che la presenza di un produttore di Abu-Dabi sia senza legame con questi elementi, come qualche altrio Mi riferisco, ad esempio, al blando antisemitismo (insolito nei film americani) in un personaggio come il vecchio ebreo proprietario del terreno.

L'originalità del film è certamente un motivo di interesse: le difficoltà di un'impresa di trasporto su camion nella New York del 1981; ma a chi caspita poteva venire in mente di girare un film sull'argomento? Siamo al pasticcere trozkista nell'Italia degli anni '50 di morettiana memoria... La pellicola è però interessante, e apre poi uno spaccato sulla spietata concorrenza che regnava (e regna, credo) nella società americana, nella quale il mondo del commercio e delle imprese è una vasca piena di pesci e pescecani, dove spesso i primi soccombono ai secondi. I metodi usati per far fuori i concorrenti non hanno nulla di più timido o meno cattivo di quelli usati dalla mafia italiana, che pure gli americani guardano sempre con senso di superiorità. Cambiano forse solo i metodi, come l'uso massiccio – accanto agli attentati e agli omicidi – di cavilli legali per trascinare in tribunale l'avversario.

I personaggi sono abbastanza interessanti, come il protagonista e sua moglie. Il primo è un piccolo e ostinato idealista, la seconda una donna a metà tra devozione al marito, interventismo eccessivo e critica malevola contro il suo povero uomo già preso di mira da tutti. Resta impresso anche il capo dell'ufficio legale che sta intentando la causa: un uomo dolce e calmo, che fa convivere in sé cinismo e bontà, comprensione per l'avversario e spietatezza. Per questo io lo trovo inquietante.

L'unica nota stonata mi è sembrata il finale, compreso il personaggio che ne è protagonista: mi sembra un po' eccessivo e forzato in senso negativo.

In ogni caso è un film da vedere, che esce un po' dai soliti prodotti statunitensi che pensano solo al botteghino dei cinema e alle visualizzazioni su Netflix.

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