Regia di J.C. Chandor vedi scheda film
Duro da mandar giù questo "A most violent year".
Dunque, corre l'anno 1981. La storia di un immigrato che lotta per la sopravvivenza della sua azienda, indebitato fino al collo, con la banca che lo abbandona e non gli concede più fido, ed un poliziotto dall' aria non tanto sveglia che gli sta con il fiato sul collo spulciandogli la contabilità. Metteteci pure che spesso e volentieri i corrieri dell'azienda vengono rapinati ed il gioco è fatto, il collasso del business sembra cosa fatta.
C'era materiale per tirar fuori un belnoir, una storia piena di disperazione e sconfitta; il film purtroppo non funziona.
Chandor mi è sembrato un po' presuntouoso nel dare per scontati personaggi e fatti, ma soprattutto è imbalsamato nella regia, che imprime al film un ritmo che dire fiacco è poco. Eppure la sceneggiatura non è così ingessata come sembra, riserverebbe pure qualche colpo di scena, ma il distacco con la messa in scena è totalmente penalizzante, seppur entrambe siano state concepite dal regista.
Uno di quei film che poteva esser salvato solo da un'interpretazione poderosa. Tranquilli, non è questo il caso; la prova monocorde di Oscar Isaac non aiuta , stantia e priva di energia, servita da un doppiaggio dilettantesco. Fortunatamente c'è Jessica Chastain che ci sveglia un po' dal torpore.
L'unica violenta alla fine del film era mia moglie che imprecava per esser stata costretta dal sottoscritto a vedere questa delusione di film. Fortunatamente mi ero appena addormentato!
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