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1981: Indagine a New York

Regia di J.C. Chandor vedi scheda film

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La recensione su 1981: Indagine a New York

di will kane
7 stelle

Nonostante i nomi presenti nel cast, probabilmente è stata la presenza di Oscar Isaac nel settimo episodio di "Star Wars" a dare la spinta a "A most violent year" per essere distribuito al cinema, qui da noi, e non andare "straight to video": l'attore guatemalteco è il protagonista di questo dramma a forte connotazione noir, ambientato nel 1981, che le statistiche apposite indicano come uno dei più violenti e criminosi della città di New York. Di scena un giovane imprenditore di origini latine, nel ramo dei rifornimenti, che sta per chiudere un grosso affare, ma si è esposto molto, e troppe cose gli vanno storte, perchè non ci sia una macchinazione ai suoi danni da parte di qualche rivale: in più, ha addosso la legge, per via di certi movimenti di soldi poco chiari del suo passato, e quello che poteva essere il momento della svolta per farsi un nome nella metropoli, può diventare quello del crollo irreparabile. J.C. Chandor, dopo aver girato un film con un solo attore protagonista, Robert Redford, con pochissime battute, in "All is lost", realizza un lungometraggio che per certi versi ricorda "Il padrino" di Coppola. E' molto buona l'ambientazione nei primissimi anni Ottanta, la scelta e la conduzione degli attori evidenziano la mano ispirata di un potenziale autore di spicco: quel che difetta a Chandor, e non  appunto a uno come Coppola, per esempio, è il non ricorrere a commenti musicali in alcune scene decisivi per sottolineare un passaggio o una svolta narrativa, il raccontare con chiarezza ma senza mettere vera passione nella storia. L'ambiguità di tutti i personaggi, compreso quello principale, che il film presenta come una persona sostanzialmente retta, ma che di fronte ad un evento particolarmente drammatico sembra pensare più al calcolo e alla propria convenienza, che prendere coscienza della gravità della situazione, è invece ben resa: anche grazie ad un buon cast ( alti lai, come sempre, da molti recensori per Jessica Chastain, attrice notevole, vero, ma lo script pare dimenticarsi il suo personaggio per un buon terzo di film), "A most violent year" procede inesorabile, prendendosi tempo, ma disegnando un quadro efficace di obbligata corruzione e ferocia appena tenuta a bada in società.

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