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1981: Indagine a New York

Regia di J.C. Chandor vedi scheda film

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La recensione su 1981: Indagine a New York

di barabbovich
5 stelle

Avrebbe potuto essere Il padrino o Quei bravi ragazzi, non sarebbe cambiato nulla: un film visto in assenza del proprio io cosciente è come un film non visto. Provo a raccontarlo. Un immigrato dai sani principi che commercia petrolio a New York con una ditta di camion (Isaac) è stretto nella morsa tra l'ossessione di un repulisti fortissimamente voluto dalle alte sfere governative cittadine che cercano di metterlo spalle al muro a suon di controlli e carte bollate e una moglie meschina (Chastain) che lo pressa affinché l'uomo adotti metodi più spregiudicati. In quello che fu uno degli anni in cui si registrò un picco di violenza a New York, l'uomo cerca comunque di andare avanti per la sua strada in una trafila di contraddizioni. Ma quando uno dei suoi camionisti gli si suicida davanti, preferisce usare il fazzoletto per tamponare la fuoriuscita di petrolio piuttosto che asciugare il sangue.
Acclamato dalla critica ed eluso dagli esercenti (distribuzione al minimo sindacale), il film di J.C.Chandor conferma - dopo Margin call e All is lost - la vocazione all'impegno del cineasta del New Jersey. Nell'occasione, tuttavia, il film - visto col solo occhio sinistro e 4/10 di ipermetropia - su un uomo elegantissimo in costante cappotto cammello e solo apparentemente tutto d'un pezzo sembra incedere in maniera farraginosa sulle orme del cinema di Lumet, con ritmo blando e colpi di scena forzati in una New York livida e invernale. Pessimo, meno che dilettantistico, il doppiaggio italiano.

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