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Last Summer

Regia di Leonardo Guerra Seràgnoli vedi scheda film

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La recensione su Last Summer

di alan smithee
6 stelle

locandina

Last Summer (2014): locandina

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA - PROSPETTIVE ITALIA

 

LAST SUMMER è l'opera prima di Leonardo Guerra Seragnoli che vede un insolito sforzo produttivo dedicato ad un esordiente, forte di un cast internazionale eterogeneo e composito che conta su tutti e come protagonista l'attrice giapponese di fama internazionale Rinko Kikuchi ed altri validi attori come l'ottimo Yorick Van Wageningen, nel ruolo del capitano della lussuosa imbarcazione-prigione ove si svolge la vicenda. Una storia scritta con la collaborazione di Banana Yoshimoto; un soffocante week end lungo che vede una madre incontrare per l'ultima volta il figlioletto di sei anni dopo che il tribunale ha deciso di affidarlo totalmente alle cure paterne.

Rinko Kikuchi

Last Summer (2014): Rinko Kikuchi

Nel lussuoso yatch di quest'ultimo ed in sua assenza, avverrà un congedo che nasce con un gelo ed una diffidenza inculcate ad arte nel bambino, che tuttavia, timidamente, e nel corso di quei drammatici e isolati quattro giorni di mare, si apre verso un naturale attaccamento materno che non può che sbocciare proprio nel momento in cui è destinato ad essere interrotto fino alla maggiore età del ragazzino.

Rinko Kikuchi, Ken Brady

Last Summer (2014): Rinko Kikuchi, Ken Brady

Interessante l'ambientazione marina concentrata su un microcosmo da ricchi, antipatico ed indigesto, imbarazzante ed altero come può esserlo l'interno di una mega barca a vela super accessoriata; circostanza che rende antipatici e odiosi tutti coloro che v soggiornano abitualmente, sia un capo famiglia che non vedremo mai, ma da cui nasce tutto, sia i membri servili e alteri di un equipaggio che prova a mettersi nei panni di una madre disconosciuta, ma tende anche a rimanere freddo e irreprensibile ad istruzioni contrarie a quello che suggerisce l'istinto ed un naturale senso di umanità. Una opulenza fredda ed imbarazzante che contrasta moltissimo con la povertà che ha caratterizzato almeno due delle altre pellicole visionate durante queste dense giornate festivaliere romane (penso a Trash e Lulù, in particolare) e che gli fa da perfetto e puntuale contraltare.

Rinko Kikuchi, Ken Brady

Last Summer (2014): Rinko Kikuchi, Ken Brady

Last Summer è un'opera interessante che gioca sul non detto per costruire quasi un thriller dei sentimenti basilari ed intimi, per creare in extremis un legame che possa unire due persone che si amano, ma che non hanno avuto modo di conoscersi come avrebbero dovuto una madre ed un figlio ancora bambino.

 

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