Regia di Leonardo Guerra Seràgnoli vedi scheda film
Un onesto debutto e una pellicola minimalista e sincera.
Una barca lussuosa e' ormeggiata al largo di Otranto.Tutto il mare intorno ha una prospettiva di prigione,quella in cui ci finisce una giovane donna giapponese,che e' la bella e intensa Rinko Kikuchi.Il veliero e' di proprieta' del suocero e alla donna sono concessi quattro giorni di tempo per riconquistare la fiducia e l'amore del figlioletto.Un film apparentemente freddo e minimalista che il debuttante regista Guerra Seragnoli porta avanti tra tanti pregi e qualche difetto,non ultimo quello di stentare a capire dove vada a parare la trama ,molto misteriosa che prende tutta l'aria di un thriller spionistico.....ma poi tutto si scioglie ovviamente.Comunque non manca di emozionare e ha la giusta intensita' per piacere fino in fondo,fino al bel finale,forse un tantino scontato.Se tutti i debutti fossero cosi',ci sarebbe da rallegrarsi e se vi capita a tiro non lasciatevelo sfuggire,non siamo difronte a un capolavoro...ma a una onesta e sincera pellicola,che merita almeno la sufficenza,non fosse altro anche per il paesaggio naturalistico che fa da sfondo al film.
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