Regia di Eduardo Sánchez vedi scheda film
Un found footage girato con i piedi. Infatti narra di un Bigfoot (Piedone appunto) incazzattissimo (e a ragione) con cinque svaniti e vanitosi ciclisti che per girare video con GoPro (cioè da mal di testa) si dirigono in una baita tra i boschi. 80 minuti, a dir poco, penosi.
Con l'intenzione di realizzare qualche ripresa originale, mediante diverse GoPro, cinque amici decidono di passare un week end raggiungendo una capanna di caccia, di proprietà di un loro zio, nei boschi del Texas. Mentre attraversano una strada sterrata, persa nella vegetazione, urtano un animale sconosciuto, dall'apparente morfologia umana. Appena arrivati a destinazione, in piena notte, rumori inquietanti -simili a spaventose grida di lamento- attirano la loro attenzione.
Prima della visione è consigliabile stare a digiuno e ingerire qualche compressa a base di dimenidrinato, principio attivo utilizzato in caso di nausea e sensazioni di vertigini. Perché qui abbiamo il non desiderato ritorno, dietro la macchina (parola grossa in questo caso) da presa, di uno dei primi responsabili della moda found footage (o mockumentary): Eduardo Sánchez. Colui il quale, baciato in fronte dalla fortuna (che si sa essere cieca, e questa ne è stata una conferma) assieme a Daniel Myrick e con zero soldi, nel 1999 realizza il (non) film The Blair witch project, molto ben accolto da critica e pubblico, probabilmente a causa di un condizionamento mediatico, costituito a suo tempo da un furbo battage pubblicitario via internet. Sánchez ci ha riprovato più volte a giocare con le telecamere: prima con il dimenticato Altered (2006), girato in stile classico, con presenza di alieni in vece delle streghe, e in evidente debito con il ben più interessante Bagliori nel buio. Quindi con il misconosciuto Seventh Moon (2008), titolo che -a giudicare dalle foto di scena (e dal rating imdb)- sembra essere di ben scarsa qualità. Nel 2011 mette mano a Lovely Molly, anche questo un lavoro tutt'altro che da ricordare, nonostante abbia i suoi inevitabili estimatori.
Dopo un segmento del collettivo V/H/S 2 (l'episodio dal titolo A ride in the park, la cosa più riuscita di Sánchez -non a caso un corto- fin qui realizzata) rieccolo apparire in sceneggiatura e regia per questo indescrivibile insieme di disastrose riprese, mal fotografate e simulanti un caso di found footage, neologismo coniato per descrivere un sottogenere cinematografico con presenza di materiale rinvenuto sul luogo di -solitamente- un inspiegabile massacro (Cannibal holocaust docet). A parte lo sgraziato stile di ripresa, del film non funziona proprio nulla. Quale persona sana di mente continuerebbe a guidare in mezzo al bosco, senza pensare di tornare indietro, dopo aver registrato in video una enorme creatura antropomorfa e pelosa che ha urtato l'auto? Qui i fenomeni sono ben cinque e arrivati in zona (ovviamente senza copertura telefonica) si mettono a tirare scherzi l'un l'altro, ispirati dalle dichiarazioni dello zio titolare della baita. Quest'ultimo avrebbe visto, nei dintorni, nientemeno che un Bigfoot o Sasquatch, o Piedone -in italiano e per stare in tema, più da commedia involontaria che horror- l'equivalente cioè dello Yeti, ma che frequenta zone più temperate. Ovviamente Sánchez si ispira al filmato farlocco del 1967, realizzato da Roger Patterson e diventato virale a suo modo. Burla tutt'oggi spacciata per autentica da poco serie riviste o enciclopedie del mystero, spesso destinata alla sezione criptozoologia. Per stare sul pezzo, ovvero su Exists, possiamo aggiungere che è riuscito meglio il video girato più di cinquant'anni fa da Patterson, ch'è perlomeno più sintetico di questo pasticcio realizzato senza un minimo di cura e attenzione. E poi, quale persona di fronte ad una situazione di tale pericolo, si preoccupa di registrare? Di fronte all'emergenza, i protagonisti di Exists, sembrano più preoccupati di fare brutte riprese che non salvare la pelle. La notizia (questa sì horror) è che Sánchez, dopo essere stato confinato a dirigere episodi di diversi serial TV ha in progetto di rimettere mano a diversi lungometraggi: Sinkhole 2, Griffin's ghost, Devils night e Cloudland. Da tremare, anche se le streghe non son tornate. Ma com'è vero che la fortuna è cieca, altrettanto è vero che bacia gli audaci. A forza di brutti film, vuoi vedere che forse uno di quelli in progetto lo azzecca?
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