Regia di Alexandre Bustillo, Julien Maury vedi scheda film
Molto deluso da questo film. I due registi francesi stanno purtroppo prendendo una brutta china e secondo me Aux Yeux des Vivants ne è una pericolosa conferma. Dopo un prologo molto efficace che sembra una autocitazione a A l'interieur, la storia di dipana nella prima parte come una versione aggiornata di Stand By me che incontra Il tunnel dell'orrore di Hooper.
Ci sono echi di una "mostruosità" quotidiana e vissuta dai tre ragazzi, emarginati dal contesto scolastico e dalle famiglie e la mostruosità reale e fisica del freak in cui si imbattono. Bustillo e Maury percorrono strade già viste, ma perlomeno riescono ad incuriosire fino a quando c'è il crollo completo che, se conferma i pregi tecnici della coppia, ne accresce ulteriormente i loro limiti di sceneggiatura già visti soprattutto in Livide: i personaggi rimangono schematici non sfruttando le loro buone potenzialità e non solo dei tre protagonisti.
Il gioco delle home invasions presentano buchi di logicità e forzature tali da perderne il conto e in qualche caso anche un montaggio poco curato. Non basta qualche buona sequenza, un villain sufficientemente inquietante a salvare questo film che certifica la pericolosa regressione di Maury e Bustillo. Non basta solo una forma accattivante a fare un buon lavoro, ci sono anche sceneggiature da curare, personaggi da caratterizzare al meglio o quasi delle loro possibilità. Questo film le aveva, purtroppo sono state gettate nel cesso.
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