Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Volti da antologia della Bellezza come quello della co-protagonista Tesera Gimpera valgono già da soli il prezzo del biglietto; purtroppo per la straordinariamente avvenente spagnola (dai tratti però fortemente nordeuropei), in Spia spione non c'è granchè di altro da vedere. Si tratta infatti dell'ennesima rilettura ironica delle pellicole con protagonista James Bond; la sceneggiatura dello stesso Bruno Corbucci non va oltre l'accozzaglia di luoghi comuni sul genere spionistico, ordinata alla meglio e disposta con sufficiente ritmo, e peraltro Buzzanca - sempre efficace in simili ruoli - aveva già interpretato due volte l'agente segreto imbranato in James Tont operazione U.N.O (1965) e Operazione D.U.E. (1966), sempre per la regia di Corbucci. Il filone era ai tempi redditizio e le produzioni (qui c'è la solita collaborazione fra Italia e Spagna) vedevano di buon occhio questi lavoretti agili a realizzarsi e quasi sempre capaci di incassi modesti, o perfino qualcosa di più. Oltre ai citati Buzzanca e Gimpera, ruoli marginali per Mario Pisu e Pippo Starnazza, ma nessun altro nome degno di rilievo nel cast; il regista e il protagonista si ritroveranno sul set qualche anno dopo, ne La prima notte del dottor Danieli, quando per l'attore siciliano sarà cominciata l'epoca d'oro della commedia erotica. 3,5/10.
Un timido cameriere si ritrova i ladri in casa; vogliono penetrare nel vicino caveau di una banca. L'uomo non solo li lascia fare, ma collabora in prima persona, convinto a diventare agente segreto.
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