Regia di Michael Powell vedi scheda film
VOTO 7/8 RISPETTOSO Chi è più crudele, il nemico o noi? Questa è la domanda che Powell si pone in questo ottimo film di spionaggio non certo di routine, notturno, teso e senza via d'uscita. Il nemico vuole certo uccidere migliaia di marinai, ma anche noi faremmo lo stesso nei suoi panni! Guardare il nemico è come guardarsi allo specchio, la guerra è folle e non ha bisogno di giustificazioni, la solita classica giustificazione è la patria. Gran bell'intreccio con una suspense che non cala mai e un finale imprevisto (sembra anche forzato...per la vittoria inglese?) ma ad effetto. Veidt è eccezionale, altezzoso, affascinante senza scrupoli, ma certo non senza onore e anche la finta spia (che è bellissima) è un'interpretazione complessa e riuscita. Fotografia eccellente che eleva ancora di più la bellezza dell'ambientazione, specialmente nele riprese al tramonto e all'alba. Quello che stupisce nel film, oltre alla bravura tecnica di Powell, è lo sguardo rispettoso nei confronti del nemico (siamo nel 39 e insomma in giro per il mondo tirava una brutta aria...), lo segue fin dall'inzio nel ristorante, lo eguaglia ai soldati e agli ufficiali inglesi, senza differenze, anzi solo una: la bandiera, per il resto in guerra le atrocità sono le stesse come le stesse sono le giustificazioni. Recuperatelo!!
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