La recensione più votata è positiva
Genesi di un capolavoro chiamato LA DOLCE VITA, titolo casuale che non aveva nessun intento moralistico o moralizzatore come ricorda il suo autore Federico Fellini. Doveva intitolarsi VIA VENETO, riprodotta fedelmente a Cinecittà. “Io non conoscevo la dolce vita…ero un piccolo borghese, ma l’ho vissuta per sei mesi sul set”, dichiara spontaneo il protagonista… leggi tutto
La recensione più votata delle sufficienti
1959, Fellini gira uno dei suoi capolavori immortali: La dolce vita. Mezzo secolo dopo, l'ultimo dei suoi assistenti dell'epoca, Gianfranco Mingozzi, gira un documentario per raccontare la lavorazione del film insieme a tutti i protagonisti - interpreti, tecnici e critici - ancora vivi. C'è aria di nostalgia in questo documentario, una nostalgia assolutamente motivata e nondimeno… leggi tutto
Recensione
1959, Fellini gira uno dei suoi capolavori immortali: La dolce vita. Mezzo secolo dopo, l'ultimo dei suoi assistenti dell'epoca, Gianfranco Mingozzi, gira un documentario per raccontare la lavorazione del film insieme a tutti i protagonisti - interpreti, tecnici e critici - ancora vivi. C'è aria di nostalgia in questo documentario, una nostalgia assolutamente motivata e nondimeno…
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Genesi di un capolavoro chiamato LA DOLCE VITA, titolo casuale che non aveva nessun intento moralistico o moralizzatore come ricorda il suo autore Federico Fellini. Doveva intitolarsi VIA VENETO, riprodotta fedelmente a Cinecittà. “Io non conoscevo la dolce vita…ero un piccolo borghese, ma l’ho vissuta per sei mesi sul set”, dichiara spontaneo il protagonista…
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