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Mia madre

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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La recensione su Mia madre

di zombi
10 stelle

ho avuto l'intelligentissima idea di rivedere "habemus papam" qualche sera fa e poi sono accorso a vedere questo "mia madre" e sono felicissimo di dire che per me NANNI MORETTI è un grande e ce lo dovremmo coccolare come un bene del nostro patrimonio culturale. già dal momento che un regista, sceneggiatore e attore riesce a farmi immagonare e ridere con le lacrime agli occhi praticamente nella stessa scena, o!, magari farmi capitombolare in un baratro di cupezza dopo avermi allietato con una scena di una leggerezza pressochè innaturale per molto cinema odierno che transita per i nostri schermi cinematografici, per me merita un suo bel posticino nel mio cuoricino e nella lista dei Grandi passati, presenti e futuri. un titolo come "mia madre" vuol dire tanto!, fors'anche tutto. almodovar ce lo ha insegnato un pò di anni fa con quel capolavoro di "tutto su mia madre". il cinema al lavoro nel cinema; una regista incapace di relazionarsi con gli altri se non facendosi amorevolmente detestare da pressochè tutti tranne che dal più grande e affettuoso fratello(nanni si mette da parte, ma regala al solito la sua visione del suo personaggio sempre uguale a se stesso e sempre imprescindibile)e poi questa ingombrante figura materna che sta abbandonando questo mondo e li(la?!...) sta abbandonando per sempre. la regista margherita ripete spesso ai suoi attori una frase che in molti non comprendono e li lascia basiti e che il fratello a cena con la star hollywoodiana smemorata e la figlioletta di lei, prende in giro trattandola come l'ennesima e solita boutade da "artista" che può voler dire tutto e sembra non significare nulla, ma non è così! "voglio vedere il personaggio, ma accanto voglio vedere anche l'attrice" è(per come l'ho interpretata io)il pensiero del(dei...) regista che sta proponendo il suo lavoro agli spettatori, a coloro a cui quel lavoro è PREdestinato. nanni(e ovviamente tutti gli altri) ci dicono semplicemente che ciò che stiamo vedendo è finzione, basata su fatti "realmente" accaduti a chissà quanti di noi, ma elaborati da sapienti mani e menti per farcelo accettare e recepire come appunto un'opera che invece di stare in un museo, sta nei cinema. molte scene che ci passano davanti agli occhi sono dolorose perchè vere!.... la scena in cui margherita urla alla madre che "SONO SOLO TRE METRI" io e mia madre l'abbiamo urlata a sua madre appoggiandolo sgraziatamente al suo letto di matrimonio poco prima di coricarvici sopra e di venirne via solo per essere sepolta. sono cose che non si capiscono o che non si vogliono capire, perchè non vogliamo accettare il fatto che quella persona stia andandonsene per sempre. "mia madre" è un pezzo di vita attraversato da tutti quegli ostacoli "banali" che compongono la nostra vita. il tocco della commedia italiana romano-centrica per come l'abbiamo conosciuta e su cui siamo cresciuti in molti, è dato meravigliosamente da una margherita buy in stato di isterica e divertita grazia, interamente nelle mani del "suo" regista che la ama così come l'ama chi l'ama. scene come quella in cui accompagnano barry(turturro meraviglioso)in giro per locali con e per la disperazione di margherita che vuole invece solo andare a casa e a letto, sono da lacrime agli occhi per quanto fanno ridere. i tempi attoriali comici di tutti gli attori sono essenzialmente semplici, ma non di tutti, OVVIAMENTE!!! la scena dell'arte e della fabbrica al lavoro, quando devono girare la scena di barry al volante di una macchina fa scompisciare dalle risate, vedere per credere. e poi non è da tutti saper trattare i personaggi anziani, così come non è da tutti saper trattare i personaggi dei bambini senza renderli stucchevoli o insopportabili. giulia lazzarini è enorme nel suo percorso di genitrice sempre più dipendenti dai figli. il viaggio nei meandri del pensiero, dei pensieri, dei ricordi e dei dolori di margherita è gestito da nanni egregiamente anche nei flash-back che interagiscono col presente e con le scene che rappresentano incubi ad occhi chiusi o ad occhi aperti. si confondono senza confondere lo spettatore. per me è un GRAN BEL FILM.

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