Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
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"Un misto tra una sgangherata seduta psicanalitica e un disordinato esame di coscienza in un’atmosfera da limbo”. Così Fellini, presentando 8 e 1/2. Ho qualche dubbio che, nonostante le abbondanti citazioni felliniane di "Mia madre", quelle parole si adattino a questo film...
leggi la recensione completa di laulillaUn Moretti intimista, che propone in modo autoreferenziale la ricostruzione del proprio lutto. Misurato (quasi sempre), e senza mai scadere nel patetico o nell'ostentazione del dolore. Impietoso paragone tra le persone "di un tempo" e i contemporanei, superficiali ed egocentrici.
leggi la recensione completa di Souther78Noiosissimo, inconcludente, inguardabile.
commento di ValekFilm un po' a Tema incasinato sulla Vita Famigliare ma nulla di piu' : bene la Buy come spesso.voto.4.
commento di chribio1Fratello e sorella assistono amorevolmente la madre che sta per morire, tra ricordi e rimorsi che riaffiorano, la vita professionale che interferisce, e l'impatto con un evento che può essere solo lentamente metabolizzato.
leggi la recensione completa di BalivernaDoloroso
leggi la recensione completa di Furetto60Nanni Moretti è cresciuto, Nanni Moretti è cambiato, Nanni Moretti è diventato grande, lo era anche prima ma adesso è passato il tempo giusto per dare maggior significato al termine e questo film lo dimostra. Mai retorico, mai in cerca della lacrima o della complicità del pubblico. È un inno senza musica al dolore silenzioso che emana il lutto.
leggi la recensione completa di michemarUN film perdibile di Nanni Moretti.
leggi la recensione completa di tobanisMoretti scrive e dirige una storia semplice, con un personaggio cucito sui suoi standard. Il personaggio di Margherita Buy ostenta sofferenza, la personalità di Moretti introietta l’usuale, stavolta celato (ma non troppo), complesso di Edipo.
leggi la recensione completa di scandonianoFilm cinereo come e più dei maglioni grigio/marroni di Moretti, Mia madre va visto e rivisto, per superare l’iniziale sensazione di impasse e quello strano retrogusto di non indispensabilità. Un consapevole ma irrisolto canto del cigno, l’addio ai monti della giovinezza, un delicato dramma da (tele)camera. Moretti ci stupirà ancora, fidatevi.
leggi la recensione completa di MarioC"Margherita fai qualcosa di nuovo, di diverso, rompi almeno un tuo schema". Poi non ci riesce. Ma a noi Moretti ci piace così.
leggi la recensione completa di NausicaNellaValleDelVento