Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
discontinuo ma affascinante thriller patologico, in anticipo sui tempi, da parte di un Autore che ha saputo spesso prendere le distanze in modo geniale dai cliche' noir del suo tempo. "Lo Specchio scuro" non e' un noir; e' un film espressionista, vicino a Lang e con qualche spruzzata freud-hitchcockiana. Certo non mancano cadute e passaggi irrisolti, ma e' difficile sottrarsi al senso di ambiguita', di ansia e di orrore che permea l'intera vicenda. Omaggiato da DePalma (ovviamente), ma ancor piu' da Cronenberg ("Inseparabili"), nei momenti migliori e' un incubo allucinato, con sottofondi horror, in cui dominano gli sguardi impenetrabili di due creature cosi' identiche eppure cosi' diverse. E' un film che incute paura e straniamento, forse proprio per la sua anomalia nel panorama cinematografico poliziesco del decennio. Tanti spunti, una De Havilland fuori dal comune e un piano sequenza iniziale magistrale
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