Regia di Russell Crowe vedi scheda film
Australia 1919: dopo il suicidio della moglie Eliza, straziata dal dolore per la perdita dei tre figli dispersi in battaglia quattro anni prima nel carnaio di Gallipoli, l'allevatore Joshua Connor decide di partire per la Turchia, per riportare a casa i resti dei suoi ragazzi. Si ritroverà in un paese travolto dal caos, percorso dalla rivoluzione kemalista e sotto occupazione del vicino greco. Superate le prime incomprensioni, stringerà amicizia con la bella albergatrice Ayshe e si guadagnerà la stima del maggiore dell'esercito turco Hasan. Grazie alle sue doti divinatorie, l'uomo riuscirà a ritrovare le spoglie di due dei suoi figli e si convincerà che il terzo è ancora vivo.
Sorta di seguito virtuale del classico (e bellissimo) Gli Anni Spezzati del grande Peter Weir, molto simile come spunto narrativo allo straordinario Una Lunga Domenica di Passioni di Jean-Pierre Jeunet, l'esordio alla regia di Russell Crowe è un grandioso melodramma bellico che commuove e appassiona, ma non convince fino in fondo, a causa di parecchi passaggi non perfettamente esplicitati e della tendenza a indulgere in spettacolarizzazioni commerciali tipiche del cinema d'azione e del tutto incongrue rispetto alle vicende narrate. Peccato davvero, perché, con un pizzico di misura in più e magari lavorando di sottrazione, poteva venir fuori un piccolo capolavoro. Molto bravo comunque il regista-protagonista: la sua maschera dolente di padre non si dimentica facilmente.
Bello, ancorché irrisolto: 7/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta