Sette ragazze, attirate in trappola da finti annunci economici, sono misteriosamente scomparse; ogni volta la sparizione è stata annunciata alla polizia da una poesia anonima. Gli investigatori usano come esca l'amica di una delle presunte vittime; questa si innamora del sospettato numero uno, un giovane proprietario di night club, nella cui casa trova la fotografia dell'amica di cui non si hanno tracce. Come si nomina Sirk si pensa subito al mélo (Come le foglie al vento), ma questo grande regista ha firmato anche thriller notevoli. Tra questi, Lo sparviero di Londra occupa un posto di prima fila. Il cast è notevolissimo, l'atmosfera avvolgente.
In una cupa Londra di inizio '900,tra tenebrose atmosfere langhiane,sette ragazze scompaiono misteriosamente dopo aver risposto ad un annuncio per cuori solitari,mentre un maniaco seriale ne preannuncia l'omicidio inviando a Scotland Yard versi scelti di poesie di Baudelaire. Una ballerina di un locale notturno,Sandra Carpenter (Lucille Ball),amica dell'ultima ragazza scomparsa,si presta a… leggi tutto
Nella Londra cupa c'è un assassino intelletuale, infatti convince le vittime con delle poesie sofisticate. Scotland Yard però è sulle sue traccie e grazie alla bellissima Lucille Ball prende una svolta. Il film è fatto bene anche se ha delle pause. Ma gli interpreti hanno grande verve e i dialoghi sono preziosi. In un piccola parte c'è un Boris Karloff…
In una cupa Londra di inizio '900,tra tenebrose atmosfere langhiane,sette ragazze scompaiono misteriosamente dopo aver risposto ad un annuncio per cuori solitari,mentre un maniaco seriale ne preannuncia l'omicidio inviando a Scotland Yard versi scelti di poesie di Baudelaire. Una ballerina di un locale notturno,Sandra Carpenter (Lucille Ball),amica dell'ultima ragazza scomparsa,si presta a…
E' un piacevole antenato del genere “serial killer”, che impazzò a partire dagli anni '90. Bravi la Ball e Coburn, il quale comunque era a suo pieno agio nella commedia. La trama è ben costruita e ben condotta. Ci sono alcuni personaggi proprio inquietanti: il sarto pazzo e il maniaco omicida. Questo film è tra l'altro la prova che si può trattare…
VOTO 7 DARK Il Sirk che non ti aspetti, cupo, moralista, gotico e thriller. Gran regia, non continua, ma in alcuni momenti decisamente virtuosistica e inventiva. Gli attori si difendono bene anche se non eccelsi ma perfettamente a loro agio nelle atmosfere dark della Londra ottocentesca. Oscena la versione francese.
Una psico-commedia sulle tecniche di seduzione e le forme di perversione, elegantemente calata in una veste classica. Nell'impianto del giallo, brillantemente costruito su una fantasiosa costellazione di controindizi e falsi sospetti, affiorano – pur in assenza di coralità - gli scenari di varia umanità alla Fritz Lang, ed anche l'espressionismo fa capolino nella figura del…
Certo ci meravigliamo, almeno io, della filmografia di Sirk precedente ai suoi capolavori melò, ma il suo talento è nato proprio dalle esperienza precedenti; qui il titolo fuorviante italiano ci porta da tutt'altra parte, ma le genialità è quella di non puntare sul genere giallo e serial killer, ma di mescolare il genere brillante e giallo in maniera perfetta,…
Inquietante questo "Lo sparviero di Londra" diretto nel 1947 da Douglas Sirk, che ci regala questo ritratto di una Londra che somiglia alla Düsseldorf di Friz Lang per le atmosfere cupe e suggestive. La storia si svolge in una Londra dell'ottocento dove sono scomparse sette ragazze, attirate in trappola da finte inserzioni economiche; ogni volta l'evento viene comunicato alla Polizia per…
Bel thriller sulla caccia a un serial killer nelle atmosfere gotiche della Londra di fine ’800: una ragazza si presta per la polizia a fare da esca e si innamora del principale sospettato, che naturalmente risulta innocente. Si allude a Jack lo Squartatore, ma il referente cinematografico più vicino è Il pensionante (1926) di Hitchcock. Come nel successivo Donne e veleni,…
Dimenticate il Douglas Sirk di “Come le foglie al vento” o “Lo specchio della vita”. O meglio, non dimenticatelo mai (sia mai!), ma per questa circostanza provate ad estraniare il maestro assoluto del mèlo dal suo contesto abituale ed inseritelo nelle atmosfere cupe della Londra di fine diciannovesimo secolo. Alle prese con un serial killer di giovani ragazze. Ne esce fuori uno…
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Commenti (3) vedi tutti
Un gialletto in versione commedia assai datato e poco rassicurante.Del regista meglio virare ad altri suoi film sicuramente migliori
commento di ezioPoca suspense, complici certe musiche fuori posto e il visino da commedia di Lucille Ball.
commento di moviemanVoto 6,5. [29.01.2011]
commento di PP