Regia di Mirca Viola vedi scheda film
Alice, Rossella Gilda e Martina sono ragazze come tante; laureate in cerca di occupazione, sportive a livello agonistico, lavoratrici in nero e superficiali con il culto dell' apparire. Tutte e quattro le protagoniste hanno in comune, così come il resto dei giorvani in Italia, le difficoltà che si riscontrano ai giorni nostri ed in particolar modo la precarietà. Messe con le spalle al muro dalla vita e dalla situazione economica decidono di uscirne facendo una scelta, aprire un proprio sito di Cam Girl; lavoro che tre di loro già svolgevano per un altro sito, sottopagate e spesso e volentieri derubate dei loro guadagni. Tutto sembra andare bene all' inizio ma ben presto le quattro protagoniste dovranno fare i conti con la realtà di un mondo che non le appartiene del tutto e che di fatto le illuderà per poi travolgerle inesorabilmente.
Il tema del film è sicuramente di attualità. Di fatto tocca argomenti di cui ormai la stampa parla quotidianamente. Anche se fare la Cam Girl non è propiamente prostituzione, queste figure di cyber escort ormai sono alla portata di tutti ed è stata una scelta coraggiosa parlarne poichè tra spam e pubblicità ogni giorno il sesso virtuale è servito sui nostri schermi e fruibile facilmente. Il tema fa pensare molto, la smaterializzazione di qualsivoglia pulsione, in questo caso quella sessuale, è propria della nostra epoca. Tutto è social, tutto è apparire e digitalmente offerto e comprato. Dietro lo schermo di un pc si è al sicuro da qualsiasi giudizio. Ci si mostra come in realtà non si è non si teme il giudizio di nessuno (non a caso gli utenti della chat non si fanno scrupoli a montrare le loro perversioni).
Fra le disarmanti commedie italiane che ci vengono propinate ogni week end ce ne fossero di film così. Senza giudizio alcuno la pellicola racconta una storia vera ed odierna che fa riflettere e che lascia un segno.
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