Regia di Mirca Viola vedi scheda film
Messe al muro dalla crisi, tre donne affrontano l’impresa: Cam Together è il nome, più che evocativo per chi mastica un po’ d’inglese, della videochat gestita da Alice, Rossella e Martina che, abbandonato il sogno di campare col lavoro “tradizionale” (in agenzia come al bar), cullano quello della start-up al femminile, seppur poco convenzionale. Spogliarsi in rete per denaro è illegale, apprende una basita Antonia Liskova nei panni incredibili della (ex) pubblicitaria (ma probabilmente ha conosciuto personaggi più verosimili nella prima serata di Rai1). In suo soccorso, mosso da interessi poco nobili, interviene Marco Cocci, uomo di marketing che parla con la sicumera di uno spot istituzionale, e richiamando le ragazze alla logica del profitto appende al chiodo l’ultima speranza d’emancipazione. Cam Girl gira attorno al paletto della denuncia sociale, vorrebbe ma non può essere un dramma a tinte forti - nonostante qualche inserto hot mediato dallo schermo del pc -, l’approssimazione psicologica respinge qualsivoglia tentativo di comprensione. Ne esce un’opera acerba e incerta, che mischia luci rosse e sottotrame rosa accarezzando la comicità involontaria nei dialoghi tra le protagoniste - ragazze di Piazza di Spagna aggiornate al web 2.0 ma sfornite di quella freschezza che legittima l’ingenuità -, infine restituisce un ritratto mortificante di tre personaggi in cerca di un’utopia forse anacronistica e di una scrittura certamente più sottile.
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