Regia di Alan Parker vedi scheda film
Scene da un matrimonio miseramente deflagrato.Lui,lei e quattro figlie che ne combinano una più di Bertoldo.Qualcosa s'inceppa,lei si accorge che non è più il caso di andare avanti,lui non capisce ma si adegua filando d'amore e d'accordo con un altra.E anche lei si consola con aitante costruttore di campi da tennis.Duello western finale col marito che cercando di riappacificarsi distrugge il campo da tennis costruito dall'altro nei dintorni di casa,l'altro lo picchia selvaggiamente e mentre le figlie lo vanno a soccorrere la moglie resta nel guado a metà strada nonostante l'ex marito col braccio alzato cerca un segno da parte di lei.Un melodramma familiare di quelli urlati in cui nulla è lasciato all'immaginazione,la regia grevemente affastella avvenimenti,storie,piccole delusioni,ripensamenti,deviazioni e notazioni a margine.Tutto col dolore a fior di labbra,tutto linearmante prevedibile,recitazioni di maniera che mai riescono a coinvolgere nonostante la Keaton e Finney,attori che hanno dato ottime prove di sè nelle rispettive carriere.Le quattro figlie sono quattro piccoli mostri creati dallo star system.Dopo un po'hanno cominciato a irritarmi così come irrita quel finale che cerca di intorbidare le acque con quel braccio alzato che invoca perdono.Parker forse non è a proprio agio con le dinamiche di coppia,il risultato è pesante,verboso e forse troppo urlato per i miei gusti.E la lunghezza,il film scavalca di poco le due ore,diventa un problema.Non è facilissimo seguire sempre dialoghi piagnucolosi o giochi al massacro così ostentati....
non eccezionale
particina
sopra le righe
arriva a essere fastidiosa...
regista altrove ottimo qui non a suo agio
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