Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Thriller erotico gastronomico, così venne definito all'epoca dell'esordio nelle sale questa simpatica commedia teatrale cinematografica di avanspettacolo. Spaghetti a mezzanotte di Sergio Martino vanta, se così si può dire, una ricercata fantasia rispetto alle altre commediole di serie B di quei nostalgici anni 80.
Lino Banfi (avvocato Savino Lagrasta un corno lo sovrasta), si trova invischiato all'interno di un thriller psicologico da cui non riesce più a venirne a capo. All'interno della sua tecnologica villa di campagna è stato commesso un truce delitto.. Fra tradimenti coniugali, affabulatori architetti da pagare.. Un Teo Teocoli divertentissimo nel ruolo di Andrea Soldani mago della cibernetica, e
un brutto malinteso con la mafia costantemente tallonata dai marsigliesi pronti a seminare morte. Il divertimento è servito. Gridare a favore di un visione importante resta fuori luogo, anche se per condire dei gustosi spaghetti non deve mancare la presenza di procaci attrici in mutandine..
Rimarrà sempre un mistero come sia stato possibile che una bellissima donna come Celeste (Barbara Bouchet), abbia potuto sposare un avvocato brutto e sfigato come Savino :). Tutte le fortune agli altri.. Come se non bastasse l'avvocato le mette pure le corna con la provocante Zelmira Demma, la splendida Alida Chelli (io ti zento ti zento o come ti zento..!), che in quanto a belle gambe e tutto il resto non ha niente da invidiare alla bionda rivale. Savino, logorroico più che mai, deve far luce sulla traumatica vicenda se vuole salvare la pelle, ad aiutarlo il buffissimo amico di infanzia Cesarino (Pippo Santonastaso), giornalista di cronaca nera "visionario" che si dimostra un valido braccio destro.. Questo film è un piccolo gioiello di genere. Non devo aggiungere altro.
5/10
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