Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Il declino della pochade, commedia sentimentale alla francese, è rapido nel cinema italiano alla fine dei '70 e nei primi '80: film come questo Spaghetti a mezzanotte dimostrano un inequivocabile calo di idee e un involgarimento di fondo, di tematiche e dialoghi, che non può che fare rimpiangere i bei vecchi tempi delle varie Giovannona Coscialunga (1973, dello stesso Martino) e di quel gran pezzo dell'Ubalda (1972, di Mariano Laurenti). Almeno lì la sfrenata, vitale sessualità dei protagonisti era fine a sè stessa, non aveva bisogno di giustificazione: era parte integrante del carattere del personaggio e in quanto tale era dichiarata finalità della storia; qui invece la sceneggiatura del regista (da un soggetto firmato Toscano/Marotta) gira in maniera subdola attorno a un finto omicidio per ripiombare inesorabilmente sulla solita faccenda di corna (lui a lei, ma anche lei a lui, a dimostrare che il tradimento è una sana e diffusa abitudine della coppia italiana) condita da personaggetti insipidi, macchiettistici e che si esprimono per luoghi comuni mostrando una tutt'altro che presupposta nulla moralità. Ma il cinema di Martino - quantomeno la sponda commedia, poichè ha variato parecchio fra i generi - è ben lungi dal voler affrontare una critica sociale: è soltanto quel che è, donnine seminude e maschioni arrapati a contendersele, con un intreccio demenziale/infantile che intristisce per la prevedibilità delle bassezze (morali e materiali) piuttosto che far sorridere lo spettatore. Banfi, manco a dirlo, in tale contesto ci sguazza: peccato non abbia mai provato a uscire dal genere, almeno fino alle fiction televisive della terza età; anche per la Bouchet si può dire che qui ci sguazzi, ma certo non ha mai avuto molte doti oltre a quelle fisiche; bravi i comprimari, di valore riconosciuto, come Pippo Santonastaso, Ugo Bologna, Teo Teocoli. Divertenti le musiche di Detto Mariano. 2,5/10.
Durante la festa per il suo compleanno, un avvocato mattocchio è convinto di avere ucciso per sbaglio uno sconosciuto. Ma in realtà...
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