Regia di Mario Peixoto vedi scheda film
Merita attenzione e rispetto soprattutto come documento storico: probabilmente è un pezzo importante della storia del cinema brasiliano (c'è anche qualche fotogramma troppo rovinato e perciò sostituito da un cartello). Una concezione del cinema completamente diversa da quella di oggi: muto e in bianco e nero, con una colonna sonora che definire bellissima è poco (le musiche, classiche, non sono però state composte per il film); pochissime parole anche scritte (forse neanche cinque "cartelli"); quattro attori in tutto e tanta natura, soprattutto mare (almeno mezz'ora su quasi due ore di film).
Però più che una storia si tratta di suggestioni di immagini, che stanno al film inteso in senso moderno come un dipinto sta ad una foto. Effetti speciali, ma se devo dire che abbia capito la storia (o le storie) mentirei. Una barca con tre persone a bordo che naufraga, e tanti flashback francamente poco comprensibili, con tutta la buona volontà, nonostante gli interpreti siano solo quattro. Allora il mio consiglio è questo: se volete guardarlo fate pure, e vi auguro di capirci più di me; ma soprattutto gustatevi la musica.
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