Regia di John Erick Dowdle vedi scheda film
Ma le presunte catacombe di Parigi non erano già state al centro del già poco memorabile “Catacombs- il mondo dei morti” del 2007, dove almeno potevamo consolarci con le grazie piacevoli e pertinenti della incantevole Shannyn Sossamon? Qui invece già all'inizio ci irritiamo di fronte all'ennesimo ingiustificato ed ingiustificabile mockumentary che-ormai-non-se-ne-può-davvero-più!!! Poi ci tocca subire la violenza verbale di una protagonista saputella e logorroica, tal Perdita Weeks (un nome, una garanzia...ma che cattivi ed insopportabili siamo stasera???...) che trova sempre una spiegazione per tutto: inventandosela di sana pianta, ovviamente, rasentando vieppiù il ridicolo, che in film d'orrore non è davvero il massimo, soprattutto se mira a fare sul serio e a mettere da parte ogni ironia o sarcasmo, come parrebbe in questo caso.
Insomma ci troviamo di fronte ad una Indiana Jones in gonnella petulante fino al suicidio (il padre per quale motivo si è impiccato? ve lo sarete chiesti e vi sarete dati la risposta più naturale e logica, mi auguro?).
Le fa da contraltare, subendo fino al martirio, un collega ricercatore, preparatissimo, uno che sa tutto, al contrario di lei, ignorante ma prepotente, ma non riesce ad esprimersi perché la logorroica lo interrompe in ogni occasione per dedurre e decidere lei.
E' un bel dire ed un arduo eccitante sostenere, l'ossimoro secondo il quale per “salire è necessario scendere”, e fa anche piacere scoprire che quando si è in fondo è sufficiente svitare un tombino chiuso a tappo ermetico per risalire a galla dietro Notre Dame. Ma quanto dobbiamo soffrire prima di tutta questa bella scoperta?
Quanti discorsi a vanvera dobbiamo sorbirci (manca solo Asia Argento che chiede che le si passi il vocabolario d'aramaico?!?...da l'agghiacciante "Le due madri"); quante riprese sghembe da mal di mare per simulare una ripresa fai da te, ormai troppo spesso ad uso e consumo di una sciatteria che non può più essere nascosta o celata dietro un trucchetto abusato e irritante. L'horror se la passa male di questi tempi: poche idee, poche soluzioni innovative, solo uno scopiazzare e riproporre trame e situazioni vecchie e stantie.
Questo filmetto ne consacra la triste tendenza.
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