Regia di Stiles White vedi scheda film
La tavoletta Ouija è un classico dell'esoterismo e, più in particolare, della cinematografia horror, da quando il film L'Esorcista di William Friedkin l'ha mostrata come canale d'accesso dal mondo spirituale a quello fisico. La piccola Regan (Linda Blair) infatti viene posseduta da Pazuzu dopo che la stessa si è dilettata a giocare con lui alla tavoletta. Come nel film di Friedkin, anche qua lo spirito mente sul proprio nome. Si spaccia per lo spirito dell'amica di un gruppo di ragazzi da poco morta suicida, dando informazioni menzognere su sé stessa.
Stiles White, che è sceneggiatore e regista, opta per il taglio adolescenziale, plasmando un horror diretto ai teenager. Ouija è una specie di slasher movie mascherato da film soprannaturale con buoni effetti speciali e una regia sufficiente. Il soggetto purtroppo è piuttosto banale e risulta sviluppato in modo "disonesto" dalla sceneggiatura. L'ossessione di voler creare effetti a sorpresa porta a uno script abbastanza confusionario e pieno zeppo di incongruenze e inverosimiglianze. Non si capisce come il cadavere di una bambina data per scomparsa, sebbene la madre venga ritenuta colpevole di omicidio, salti fuori solo decenni dopo grazie a una banale ricerca dei nuovi inquilini nella soffitta dell'abitazione in cui la stessa abitava (la polizia evidentemente non ha perlustrato l'abitazione!?). Allo stesso modo non convincono le morti iniziali, attribuite all'azione dello spirito della madre della piccola quando poi, invece, si scopre che la stessa voleva impedire allo spirito della figlia di uccidere. Gli effetti speciali e gli improvvisi movimenti del triangolo utilizzato per evidenziare le lettere sono gli unici momenti da salvare di un horror per adolescenti non proprio da disprezzare.
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