Regia di Stiles White vedi scheda film
Laine si rifiuta di credere che l’amica del cuore Debbie si sia impiccata volontariamente, così, spinta dal dolore e dall’incredulità, comincia ad indagare sulle probabili cause del tragico ed inspiegabile gesto. Si convince che a spingere la giovane al suicidio sia stata un’entità maligna richiamata dalla tavola ouija con cui Debbie aveva ricominciato a giocare, e comincia a consultarla anche lei, coinvolgendo altri amici; ma le conseguenze sono letali.
La verità è che da un po’ di tempo agli sceneggiatori le idee originali scarseggiano, per cui si tenta di rinverdire il genere o realizzando remake, oppure pescando un po’ ovunque nella cultura popolare. È così che nasce l’ennesima pellicola fantasy horror incentrata su spiriti cattivi in cerca di vendetta, animata dal solito campionario di rumori, balzi e visioni che tormentano l’immancabile gruppetto di adolescenti in crisi di identità. Nella media regia ed effetti speciali, prevedibili gli sviluppi della trama, abbastanza anonimi e inespressivi gli attori.
Per una serata non troppo impegnativa.
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