Regia di Stiles White vedi scheda film
FIlm stroncato senza pieta' da ogni recensore, cui mi associo pure io, dopo aver puntualizzato che in giro nelle sale c'è molto di peggio e che io preferisco sempre un horror che gira a vuoto a certe sciocchissime commedie americane. Il motivo che mi ha indotto alla visione è duplice: da una parte che il sottoscritto non è mai stato un fottuto snob e poi -soprattutto- da abituale frequentatore del genere horror non nascondo che il prodotto mi incuriosiva. In casi come questo io spero sempre che qualche critico spocchioso abbia esagerato e di trovarmi di fronte ad una bella sorpresa, ad uno di quei prodotti di genere che si rivelano sfiziosi. Tentativo stavolta fallito. L'opera è progettata e diretta con mano davvero ordinaria, il soggetto oltre ad essere banale e tutto già visto, è affidato ad una squadra di giovani attori il cui talento è parecchio discutibile, all'altezza di un telefilmetto o di un film straight to video (anche se ho letto da qualche parte che negli USA ha incassato discretamente (ma là si sa che i pop corn horror possono contare su una platea sterminata di ragazzini). Tra gli attori -che, ribadisco, non brillano per talento- è curiosa la scelta (probabilmente dettata da qualche ufficio marketing) di aver affidato il ruolo di giovane protagonista ad una starlette che è la sosia di Jessica Alba e che non fa che apparire tra il pensoso e l'angosciato suscitando (com'era prevedibile) qualche risolino ironico tra il pubblico. La storia è scontata fin da quando -all'inizio- i ragazzini indagano sull'apparenre suicidio di una loro sfortunata coetanea, ovviamente chiedendo lumi all'aldilà attraverso una tavola di legno (che si chiama infatti "Ouija") di quelle destinate alle sedute spiritiche. Ovvio e stra òvvio che quei ragazzini moriranno di morti violente uno dopo l'altro, con la protagonista che sopravvive al massacro finale esibendo una ridicola espressione della serie "Ho combattuto e sofferto ma adesso bisogna andare avanti in nome dei miei amici che sono morti". Vabbè, roba ad altezza di psicologìa da pischello col sacchetto dei popcorn ancora caldi in mano. Amen. ma c'è un dettaglio che fa capire il senso di questo progetto. Sapete chi appare nei titoli di coda tra i produttori? Il pessimo Michael Bay, vale a dire la mia "bestia nera" cinematografica, il cui nome sarà per sempre legato alla regìa dei miei odiatissimi "Transformers". Ma c'è di più. La famosa "Hasbro" che ha l'esclusiva commerciale sui giocattoli del filmaccio coi robot sferraglianti, possiede anche la licenza per commercializzare (negli USA) un modello-giocattolo della tavoletta "spiritica" che dà il nome al film.
Soldi, business, affari. Cinema pochino.
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